ON CRAZY STAGE. Gatta: “Real Aversa sfortunato con la Neapolis. Magic moment? Non è importante se faccio goal, è fondamentale…



Gismondo Gatta

AVERSA – Ospite nel “crazy stage” di Tutti Pazzi per il Calcio Minore Gismondo Gatta del Real Agro Aversa. Il regista granata si è soffermato sul solo punto conquistato nell’ultima gara e sul momento magico della sua forma fisica.

Tutti si aspettavano la fuga del Real Aversa e invece è arrivato il pareggio dello 0-0 contro la Neapolis: “C’è il rammarico per non aver concretizzato tutte le occasioni avute però ci dobbiamo ricordare che noi siamo il Real Aversa e quindi tutte le squadre vengono a chiuderci gli spazi. Noi abbiamo l’esperienza per poter gestire le partite e cercare di vincere, contro la Neapolis siamo stati sfortunati e tutte le partite non sono facili con chiunque giochi.”



Una probabile causa può essere anche la gara a porte chiuse, decretata dal giudice sportivo come sanzione per il post-partita di Real Aversa-Acerra di Coppa Italia, gara che sancì l’eliminazione granata dalla competizione tricolore: “Noi sappiamo che i nostri tifosi ci danno quella mano in più, è sempre il dodicesimo uomo in campo. Rappresentano una spinta maggiore e non averli è sempre un handicap per noi. Forse abbiamo gestito male il primo tempo in quanto non abbiamo messo tutta la nostra intensità, non è un alibi però con il pubblico presente sarebbe stato avremmo avuto uno stimolo dal primo all’ultimo minuto”.

Riguardo la sua esperienza con la maglia granata Gismondo spiega le sue sensazioni e il suo stato d’animo: “Mi sto trovando bene anche perché ho trovato subito una squadra pronta e io voglio ricordare che sono arrivato a Settembre a campionato già iniziato con un mese di ritiro. Sono stato accolto bene e i frutti penso si stiano vedendo”.

Grande periodo di forma che si sta finalizzando in tanti assist e tanti goal: “E’ la squadra che aiuta me anche perché si procura molti calci piazzati ed è nelle mie corde fare goal da calcio piazzato. Non è importante se Gatta fa bene o fa goal, l’importante è raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati, ad oggi lo stiamo mantenendo quindi dobbiamo proseguire su questa scia”.

A proposito degli obbiettivi prefissati ad inizio stagione mai nascosti dalla società può nascere sul piano psicologico o fisico la responsabilità di essere la squadra favorita del girone: “Noi non sentiamo questa responsabilità anche perché ci sono dei calciatori che sono abituati a livelli più alti. Questa squadra non sfigurerebbe neanche in Eccellenza. Se osiamo pensare che l’anno scorso Caccia, Merola, Noviello, De Rosa, Celio, Cerrato, Babù,  erano in Eccellenza e quasi tutti hanno fatto i playoff e sono arrivati alla fase finale. Poi abbiamo un allenatore bravissimo aldilà del suo lato professionale”.

Conclude sulla prossima gara della sua squadra, valida per l’undicesima giornata di campionato che li vedrà sfidarsi contro l’Acerrana: “Sarà sicuramente una partita sentita perché so che tra le due tifoserie non scorre buon sangue. Non per togliere i meriti all’Acerrana però noi faremo il nostro rispettando tutti ma non temendo mai nessuno. Eliminazione in Coppa? Nessuna vendetta, giocheremo per vincere”.


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