IMPRESA NERAZZURRA. Gladiator il futuro è già iniziato, ma la salvezza di quest’anno resterà nella storia

Sammaritani mai nei playout grazie alla fiducia della società e all’incredibile lavoro di mister Teore Grimaldi



Una formazione del Gladiator

La stagione appena conclusa è stata indubbiamente la più complicata e impegnativa degli ultimi anni. Una squadra costruita in estate per disputare il girone G e che invece (inspiegabilmente) si ritrova in quello H con autentiche corazzate e dirette concorrenti per la salvezza capaci di investire il triplo del budget. Non è stato semplice per il Gladiator centrare la salvezza senza passare per i playout, ma il lavoro, i sacrifici e la perseveranza pagano sempre. Se parliamo di salvezza ‘miracolosa’ non è un sacrilegio perché specialmente nel girone di ritorno le cose si erano messe davvero male. Chiudere l’andata a 22 punti con ottime prospettive per il 2023, non avrebbe indotto nessuno a immaginare quello che sarebbe potuto accadere. Si è puntato sul gruppo, sulla coesione ma i momenti difficili non sono mancati. Gli scontri diretti persi in casa, la classifica che diventava sempre più corta. Eppure né la società né lo staff tecnico hanno mai mollato. Hanno continuato a lavorare, hanno continuato a credere nella squadra e domenica, nonostante il ko, è arrivata la salvezza. E’ stato un traguardo tagliato con tanta passione in campo e fuori. Probabilmente altri allenatori sarebbero andati via perché quando la squadra precipitava non c’erano paracadute che tenevano. Teore Grimaldi si è ritrovato solo portando avanti le sue idee che alla fine si sono rivelate giuste e vincenti. A cominciare dall’estate quando ha puntato su una rosa giovane (tra le più giovani del girone), calciatori con talento ma che si sono dovuti misurare con vecchie volpi del calcio dilettantistico.

Teore Grimaldi

Lui non ha mai mollato la presa, è sempre rimasto concentrato facendo capire ai suoi ragazzi che la maglia e l’onore del Gladiator venivano prima di ogni altra cosa. Nessuna rivoluzione tecnica a dicembre a differenza, invece, di altre compagini che hanno continuato a investire e spendere. D’accordo con il ds Romano è andato avanti lavorando con chi c’era inserendo un paio di innesti nel mercato invernale. Insieme al suo staff ha tenuto i fili di un gruppo che lo ha seguito fino all’ultimo istante regalando ancora una volta la 4ª serie al Gladiator. E’ stato bravo il presidente Giacomo De Felice che ha sempre creduto in lui confermandolo dopo la salvezza della stagione precedente. Ma quella di quest’anno è stata un’impresa eccezionale perché la squadra era nel girone più difficile del centro-sud, con una rosa che ha dovuto imparare a proprie spese cosa significasse giocare contro le pugliesi. Nonostante tutto mai finiti in zona playout, sempre a ridosso della zona calda ed evidentemente non è un caso. Lunedì sera c’è stato il rompete le righe con una cena di fine anno per festeggiare l’obiettivo centrato. Il futuro è già iniziato. C’è un centenario da preparare, ma questo Gladiator ha aggiunto un altro bellissimo capitolo alla propria storia.




error: Content is protected !!
P