Gol, emozioni e un po’ di magia: il Volturno di Occhiello con Abbate Starace e il talento delle giovani è uno spettacolo!

Salvezza con due turni di anticipo, crescita costante. Le gialloverdi possono aprire un ciclo



Il Volturno al completo

Domenica si concluderà la stagione regolare del campionato di A2 femminile di pallanuoto. Il Volturno, dopo il bel successo contro la Vis Nova Roma, ha toccato quota 19 punti in classifica (quinto posto) e chissà potrebbe ancora ambire al quarto in caso di vittoria a Cosenza (già certa del primo posto) e di un (assai improbabile) ko della Lazio con la Petruziana. Ma al di là del piazzamento finale, la stagione che volge al termine è stata ricca di soddisfazioni per le gialloverdi. Salvezza ottenuta con due turni di anticipo, vittorie prestigiose (quella contro Ancona decisiva per l’obiettivo finale) e una crescita esponenziale sia delle singole che dell’intera squadra. A cominciare da Maria Grazia Cipriano, il portiere che nelle ultime tre partite ha mostrato tanto carattere e quella concentrazione necessaria che deve avere un estremo difensore. Mezzi tecnici enormi e margini di miglioramento altissimi. Ha fatto uno switch-on e se resterà così potrà davvero arrivare a livelli importanti. Chiara Fusco ha fatto un altro passo avanti verso la consacrazione in A2 che potrà arrivare l’anno prossimo. Anche lei nelle partite chiave è rimasta concentrata colpendo nei momenti decisivi. E nelle ultime gare ha dato un apporto importante. Giada Genzano ha confermato una crescita costante impreziosendo le proprie prestazioni con gol incredibili e trasformandosi a volte anche inaspettatamente in bomber aggiunto. La grinta, la tenacia fanno di Giada una promessa di questo sport.

Le ragazze del Volturno (Foto Giuseppe Scialla)

Prezioso l’apporto di Veronica Melis. Santa Maria Capua Vetere è diventata la sua seconda casa e il Volturno ha una nuova figlia acquisita. Umiltà e sacrificio, tanto lavoro in difesa, tante botte e un tiro da fuori che a volte è davvero devastante. Anna Zoch l’abbiamo vista in più ruoli, compreso il centroboa. Non si risparmia l’atleta triestina che lotta come una giocatrice esperta e si è anche tolta la soddisfazione di superare la doppia cifra nelle reti stagionali. Insieme a lei Beatrice Zavattin che ha dato segnali di crescita non solo contro la Vis Nova (trovando anche un gol) ma nel corso di questi quattro mesi. Come Anna poche parole e tanta voglia di imparare. Incoronata ‘miss palomba 2023′ Sofia Maioriello che è stata una felice scoperta. Voluta fortemente da Simona Abbate con cui aveva condiviso la precedente esperienza napoletana, Sofia ha tirato fuori un bel caratterino in acqua segnando gol incredibili e decisivi. Antonella Di Grazia si è confermato terminale offensivo di primo livello. Gol da fuori, rigori, responsabilità quando la palla pesava più del dovuto. Anche lei ha mostrato ulteriori progressi (perchè non si finisce mai di imparare) rispetto all’anno scorso e anche lei potrà avere un bel futuro in questo sport che ama. E’ in fase di crescita Simona Tescione che al suo secondo anno di pallanuoto si è ritrovata più di una volta compitamente seduta in panchina ad osservare, a carpire ogni dettaglio dalle più esperte. Veloce, sgusciante, ha il tempo dalla sua parte e potrà divertirsi per molti anni dando un suo apporto fondamentale al Volturno che verrà. Abbiamo poi ritrovato Marianna Femiano che dopo qualche anno è tornata in piscina. Si è voluta rimettere in gioco e ha fatto bene perchè si sono visti gli spunti così come la voglia e la tenacia.



Daria Starace (Foto Giuseppe Scialla)

E arriviamo dritti al cuore di questo Volturno 2023. Due atlete che hanno scritto la storia gialloverde. Hanno vinto scudetti, esordito in nazionale e portato in alto il nome del club da cui sono partite: Daria Starace e il capitano Simona Abbate. Partendo dall’attaccante che ha giocato praticamente quattro mesi sul dolore. Un problema muscolare alla schiena ha costretto l’allenatore Mauro Occhiello a centellinare i minuti di Daria in acqua. Ma lei in più di un’occasione ha stretto i denti, si è sacrificata, ha lottato, preso calci e manate pur di contribuire a raggiungere l’obiettivo. Una figlia del Volturno prodiga di consigli alle più giovani. Passano gli anni ma lei resta sempre Daria Starace. E poi c’è lei, il capitano, l’eterna innamorata gialloverde,  lei che nel 2001 contribuì in maniera decisiva a far vincere l’ultimo scudetto giovanile al club sammaritano, Simona Abbate. Nel 2005 Max Pezzali cantava Eccoti e c’è una frase ad un certo punto della canzone che diceva: “Eccoti finalmente sei arrivata (tornata). E sei qui non sai quanto mi sei mancata. Speravo tu esistessi però non immaginavo tanto”. Eh in effetti sì Simona Abbate esiste davvero per fortuna della pallanuoto italiana e del Volturno. L’ha aspettata a lungo il club del presidente Napolitano. L’ha vista crescere e vincere tanto lontano da casa, ma poi si sa che si torna sempre dove si è stati bene e lei a Santa Maria sta più che bene. E’ casa sua, è cresciuta in Via Galatina e in Via Galatina ha messo le radici.

Simona Abbate al tiro (Foto Giuseppe Scialla)

E ‘ tornata dal suo grande amore, quel Volturno che di fatto è un affare di famiglia. Ci sono emozioni che non si possono raccontare a voce, non si possono scrivere, puoi solo stropicciarti gli occhi e ammirare ogni gesto tecnico, ogni movimento. La nazionale, le medaglie, gli scudetti, le coppe, Simona ha inorgoglito la provincia di Caserta negli ultimi vent’anni e poi ha deciso di tornare dove aveva iniziato a nuotare per dare vita a un percorso di crescita di questo Volturno. Un ritorno significativo perchè con lei e Starace il Volturno è in mani sicure. Ripartire sì dalle e con le giovani, ma sotto la supervisione di due mostri sacri come loro è fondamentale. Passano gli anni, cambiano i regolamenti ma certi amori non possono mai finire. D’altra parte la formula segreta è presto spiegata: amore per il Volturno, passione per la pallanuoto, talento cristallino, un p0’ di spregiudicatezza e un pizzico di magia, quella che c’è ma non si può spiegare.

 

 

Mauro Occhiello (Foto Giuseppe Scialla)

E poi ci sono mister Mauro Occhiello e Serena Masciandaro. Il tecnico ha lavorato instancabilmente sia dal punto di vista tecnico che mentale. Non è facile provare in settimana con 5-6 ragazze e poi ritrovarsi con la squadra al completo solo la domenica. E’ andato avanti per la sua strada e le ragazze lo hanno seguito. Nel girone di ritorno il Volturno è cresciuto, è migliorato e quando un gruppo segue ogni indicazione del proprio allenatore allora il binomio funziona. Come funziona eccome Serena Masciandaro nel ruolo di dirigente nonchè assistente tecnico. Sempre presente, ogni dettaglio curato all’inverosimile. In realtà potrebbe ancora segnare i suoi proverbiali gol alla ‘Masciandaro’ ma ha preferito fare la mamma e portare avanti la carriera professionale. Ma il suo grande amore (sportivo si intende) non lo può lasciare. La pallanuoto ormai è nel suo dna e ci resterà per sempre. La stagione si concluderà domenica, ma questo Volturno resterà nell’anima.


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