IL GLADIATOR MUORE E POI RISORGE. Finale thrilling: Gravina acciuffato al 95′

I nerazzurri protestano per un rigore solare non concesso



Christian Mancini in goal in Gladiator-Gravina

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il grido battagliero del Gladiator si ode fino all’ultimo respiro. In un finale thrilling, da “Passione di Pasqua”, i nerazzurri del presidente Giacomo De Felice riacciuffano il pari contro il Gravina: finisce 1-1 lo scontro salvezza. Incredibile quanto successo con la squadra sammaritana che sfiora a più riprese il vantaggio e poi si trova addirittura sotto all’89’, in virtù dell’autogoal sfortunato di Tomi. Colpito a freddo in una ripresa dominata, il Gladiator non molla mai ed ha la forza di acciuffare il pari al 95’ con Christian Mancini. Al di là di ciò, la compagine di Teore Grimaldi protesta per il mancato calcio di rigore, a causa della trattenuta apparsa evidente ai danni di Messina al minuto 83, che poteva indirizzare la gara in modo completamente diverso. Non è il primo episodio di cui si lamentano i nerazzurri che ora sono attesi da una nuova sfida salvezza contro la Nocerina tra dieci giorni.

PRIMO TEMPO. Scontro salvezza infuocato al “Mario Piccirillo”, con le occasioni che fioccano sin dai primi minuti. Il Gravina rompe il ghiaccio con il colpo di testa di Pontillo che Tomi salva sulla linea (7’). Dopo due giri di lancette, l’azione di calcio d’angolo vede protagonisti due ex nerazzurri: Coppola pesca al centro dell’area Manes che sfiora il palo (9’). Immediata la replica dei padroni di casa con il tentativo di Attah che finisce alto (11’). Sale d’intensità il Gladiator che acquista metri di campo. Angolo di Tomi, Christian Mancini stacca sul secondo palo: Mascolo blocca a terra (14’). Mele apre il compasso per Tedesco che non aggancia: sfuma una buona chance (18’). Capovolgimento di fronte e Maresca anticipa Prado che stava per calciare (22’). Il Gravina non demorde e spaventa i nerazzurri con il gran sinistro di Pontillo che s’infrange sulla traversa (26’). Il duello è intenso, con entrambe le compagini che sono consapevoli della preziosità della posta in palio e desiderano vincere a tutti i costi. Dalla mattonella a lui congeniale, Tomi saggia i riflessi di Mascolo che devia in corner (34’). Sull’angolo susseguente Tomi pennella al centro dell’area per Christian Mancini che si coordina in spaccata: il pipelet ospite si distende sulla sinistra e blocca (35’). L’ultima chance della prima frazione è per i gialloblu con il tiro cross di Kharmoud che Maresca blocca centralmente (41’). Si torna così negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.



L’esultanza di mister Grimaldi dopo il pari di Mancini

SECONDO TEMPO. Il Gladiator aumenta la verve e conquista il predominio territoriale per l’intero arco del primo tempo. Marianelli imbecca Attah che, da buonissima posizione, spara oltre la traversa (47’). Il calciatore francese sale in cattedra con pregevoli giocate che mandano in tilt i calciatori ospiti: ne pagano le conseguenze Sanzone e Lauria. Rischia grosso al 61’ il gialloblù Lasalandria che allontana il pallone: l’arbitro lo salva evitando il secondo cartellino giallo. Tomi pericoloso su punizione: Prado intuisce la deviazione e mura in corner (64’). Ghiotta la chance al 70’: Squerzanti serve in area Caruso che ha la visuale libera ma grazia Mascolo, calciandogli il pallone addosso (70’). Sull’esterno della rete finiscono sia le conclusioni di Puca e Bruno. La partita entra definitivamente nel vivo nella parte finale, con tanti colpi di scena. Veementi proteste all’83’ per i nerazzurri: Messina cade in area dopo una trattenuta di Manes ma l’arbitro, tra l’incredulità generale, lascia proseguire. A tutti è apparso calcio di rigore tranne che all’arbitro ed agli assistenti. La porta resta stregata ed incredibilmente il Gladiator piomba in un incubo all’89’. Kharmoud penetra in area con troppa facilità e mette al centro: Tomi interviene per anticipare Bruno e devia involontariamente la palla nella propria porta. Il “Piccirillo” sprofonda in un clima da “Passione di Pasqua” ma come Gesù Cristo risorge al 95’. Ultimo angolo del match battuto da un’instancabile Tomi, batti e ribatti in area e Christian Mancini, al terzo tentativo dopo le chance del primo tempo, fa esplodere il “Mario Piccirillo” per un pareggio insperato.

Tabellino: GLADIATOR-GRAVINA = 1-1

GLADIATOR (4-4-2): Maresca; Cipolletta, Mancini Christian, Puca, Tomi; Squerzanti (88’ Mancini Andrea), Marianelli, Mele, Caruso (72’ Panaioli); Attah, Tedesco (68’ Messina). In panchina: Campana, Magliocca, De Caro, Corigliano, Orazzo, De Biase. Allenatore: Teore Grimaldi

GRAVINA (3-4-3): Mascolo; Quaranta, Manes, Sanzone; Pontillo (64’ Gambicchia), Lauria, Coppola (64’ Zappacosta), Kharmoud; Lasalandra (64’ Bruno), Prado (68’ Actis Goretta), Tommasone (71’ Intinacelli). In panchina: Vicino, Stanisavic, Giglio, Parisi. Allenatore: Raimondo Catalano

RETI: 89’ Autogoal Tomi (GR), 95’ Mancini Christian (GL)

ARBITRO: Alberto Quarà della sezione di Nichelino (assistenti: Stefano Allievi di San Benedetto del Tronto e Domenico Colonna di Vasto

NOTE: spettatori: 350 circa. Ammoniti: Tomi, Mele (GL); Lasalandra, Sanzone, Lauria (GR). Angoli: 7-3. Recupero: 0 nel primo tempo; 6 nel secondo tempo

AREA COMUNICAZIONE

GLADIATOR 1924 S.S.D. A.R.L.


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