CASERTANA DETERMINATA. Maiuri: “Ho in mano una Squadra. Pochi pericoli dal Casarano, dobbiamo migliorare…



Mister Maiuri (Foto Giuseppe Scialla)

CASERTA – La Casertana ritorna al successo dopo i tre pareggi consecutivi. I rossoblu conquistano il successo contro il Casarano grazie al rigore di Ciro Favetta al 76′. In sala stampa l’allenatore Enzo Maiuri analizza la gara: “La vittoria è meritata, non si discute. Nel primo tempo abbiamo sfoderato la migliore mezz’ora delle gare disputate fin qui. Chiaro che alla lunga possa venire meno qualcosina e per tale motivo si punti più sulla praticità, sul cinismo e sulla voglia di portare a casa la partita; un grandissimo spirito di gruppo e un po’ meno calcio soprattutto nella parte finale. Su questo dobbiamo migliorare, ma per me non è assolutamente un problema. Anche perché sappiamo bene i motivi. Forse nelle battute finali siamo andati un po’ in paura di vincere. Dovevamo avere più coraggio nella gestione del vantaggio, perché avremmo potuto fare meglio su alcuni palloni, soprattutto puntando sulla semplicità, invece di buttare in avanti senza logica”.

LA GRINTA. Il trainer ex Portici applaude la prestazione dei suoi: “Il rigore? E’ evidente e ce n’era un altro anche nel primo tempo. Bene la fase difensiva. La linea arretrata ha fatto bene, facilitata da un grosso lavoro del centrocampo e dell’attacco davanti a loro. Il Casarano ha avuto un paio di situazioni, ma non ho visto tutto questo pericolo. E’ importante mantenere gli equilibri giusti se si vuole fare qualcosa di buono. Anche nelle partite precedenti la squadra è stata quasi sempre compatta, corta.



ESSERE SQUADRA. Maiuri conclude motivando la squadra: “Questo inizio è stato pieno di difficoltà e ce ne saranno ancora. Sempre. Per noi e per gli altri. Se avremo l’umiltà di ricordare sempre da dove siamo partiti e cosa abbiamo fatto per conquistare quello che abbiamo, sarà per noi un’arma in più. Ho in mano una Squadra. E’ una parola forte. Non tutte lo sono. Quando si parla di Squadra vuol dire che c’è grandissima condivisione da parte di tutti degli obiettivi. Ho visto gente che non era neanche in panchina che è arrivata allo stadio con il sorriso. Così si può fare bene”.


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