IL GUERRIERO. Cassaro amuleto del Gladiator: “Ho sempre creduto in questa squadra. Ci siamo ricompattati, oggi non possiamo fallire”



Davide Cassaro (foto Gallo)

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Un guerriero a difesa del Gladiator. Il 12 marzo 2021 i neroazzurri ufficializzarono un acquisto che poi si è rivelato fondamentale per la rinascita. Davide Cassaro, fino a quel momento capitano del Rende, accettò la proposta del club sammaritano e, tra la sorpresa generale, lasciò i calabresi per accasarsi all’ombra dell’Anfiteatro. Determinante la chiamata di Alessio Martino, con cui si è instaurato un rapporto speciale sin dall’esperienza dello scorso anno con la Gelbison. Il valore del suo arrivo si traduce nei numeri: con Cassaro in campo il Gladiator non ha mai perso, ottenendo 6 vittorie e 2 pareggi. Per uno strano scherzo del destino, dopo il debutto vincente contro l’Insieme Formia, le ultime 2 sconfitte contro Nocerina e Monterosi sono arrivate quando l’ex Palmese e Roccella è stato assente obbligatorio, in virtù delle due giornate di squalifica rimediate per il battibecco colorito con il laziale Victor Gomez.

TRAGUARDO VICINO. Il difensore è contento del successo a Giugliano ma allo stesso tempo chiede alla squadra l’ultimo sforzo: “Onore al Giugliano, una squadra agguerrita e ben messa in campo nella sfida di domenica. Certe partite non sono facili da interpretare, siamo stati bravi a segnare ed a soffrire poco. Da grande squadra abbiamo vinto una gara importante, ora manca l’ultimo step per la salvezza. Ci credevamo di chiudere il discorso domenica, speravamo in qualche risultato positivo per noi da altri campi ma così non è stato. Siamo padroni del nostro destino, quindi oggi non possiamo fallire col Latte Dolce”.



IL CONTRIBUTO. Dallo sguardo ferrigno, dalla corporatura rocciosa e dalla grande personalità, di quelli che non cede il duello neanche se di fronte si trova un attaccante affermato, Davide lotta da oltre venti stagioni sui campi polverosi della Serie D e dell’Eccellenza, con oltre 400 presenze all’attivo. Siciliano di Palermo, compirà 39 anni il prossimo 14 luglio ma la sua carriera parla quasi sempre calabrese. Al Gladiator è la sua seconda apparizione in Campania: una scelta compiuta per aiutare una squadra in difficoltà: “L’ho sempre detto, ho creduto nei valori di questa squadra. Quando sono arrivato, la classifica era molto critica ma, conoscendo il valore dei calciatori presenti in rosa, ho sempre ritenuto impossibile che il Gladiator fosse in una situazione così difficile. Ho dato il mio contributo, ci siamo ricompattati tra grandi e piccoli e ci siamo rimessi a pedalare“.

IL CAMBIO DI MARCIA. Protagonista della ritrovata solidità difensiva neroazzurra insieme a Dembel Sall, Maurizio Maraucci, Marco Ciampi ed il portiere Antonino Fusco, il baluardo difensivo ha confidato su cosa ha lavorato la squadra per invertire la rotta: “Questa squadra aveva bisogno di mentalità, di riprendere quello che sapeva fare. Questo è stato un campionato anomalo, caratterizzato dal Covid-19 che ha influenzato il rendimento di tutte le squadre. Grazie alla mentalità positiva, siamo riusciti a ricompattarci così la squadra ha concretizzato quella che sa fare. Scelta di lasciare il Rende? Sinceramente ero capitano lì e venivamo da un momento in cui ci eravamo ripresi. Il legame con Martino ha influito nella decisione perché mi ha voluto fortemente ed in più, se ho accettato allora il trasferimento, è anche per un altro motivo: ho creduto fortemente in questa squadra”.


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