LA GRANDE BELLEZZA. Quanto mancavano i tifosi, che bolgia per Matese e Real Aversa: il “Ferrante” ed il “Bisceglia” l’arma in più



Matese e Real Aversa con i tifosi

CASERTA – I tifosi sono la componente fondamentale del calcio ed in generale di qualsiasi sport. Non è una frase scontata, bensì la nuda verità. L’assenza del pubblico dagli spalti e dalle tribune degli stadi ha messo in evidenza un fattore a cui spesso non si è data la giusta importanza. E solo quando se ne sente la mancanza, s’intuisce il valore. Ad Aversa ed a Piedimonte Matese, domenica sono tornati i supporters nelle loro rispettive postazioni, nei limiti del 25% consentito dai decreti ministeriali. Al “Bisceglia” come al “Ferrante” i biglietti sono andati esauriti ed i due stadi si sono trasformati in una bolgia.

EMOZIONI. Ovviamente non si tratta del pienone, ma già vedere sul campo circa 300 tifosi ha eliminato quel silenzio assordante a cui si è stati abituati per un anno e mezzo: emozioni come se fosse la prima volta. Andando a guardare i risultati, i tifosi si sono dimostrati l’arma in più sia di Real Aversa e Matese che hanno vinto i rispettivi match. Immagini come le esultanze, i festeggiamenti, i cori, gli striscioni, restano indelebili per chi era allo stadio e chi era a casa. Un po’ alla volta sembra che possa tornare la normalità, con l’augurio che non vi siano più limitazioni. La speranza di tutti perché il calcio è dei tifosi.




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