IL PUNTERO ARGENTINO. Galesio: “Al Matese mi sento a casa, con Abreu un rapporto incredibile, sogno i quindici goal per raggiungere i play-off…



Il Tanque Galesio, credit to Tony De Angelis

PIEDIMONTE MATESE – Volge al termine  una delle settimane più importanti per il Matese che domenica riabbraccerà i suoi tifosi ma lo farà in una sfida cruciale per il mantenimento della posizione play-off, contro la Recanatese.

Uno dei trascinatori matesini, l’attaccante argentino Luis Fabian Galesio, è intervenuto alla trasmissione “Tutti pazzi per il calcio minore” e nel crazy stage condotto da Domenico Vastante e Monia Monti, il “Tanque” ha ripercorso tutta la sua stagione augurandosi di chiuderla al meglio.



L’ESPERIENZA. Il centravanti traccia un bilancio del suo primo anno matesino fino ad oggi: “A Piedimonte mi sento a casa dal primo giorno, ho la famiglia della mia fidanzata vicina, sono il mio sostegno, i miei compagni, lo staff e il mister mi fanno stare bene. Sono contento per tutto quello che stiamo vivendo e sto bene con me stesso, sto aspettando con tanta voglia la sfida di domenica.  Il mio arrivo e quello di Luca Cassese hanno fatto bene alla squadra, erano già una grande squadra ma gli mancava un tocco di cattiveria in più, la mia cattiveria agonistica in campo li ha aiutati, tanto Luca quanto io ci siamo impegnati per aiutare la squadra e raggiungere questi obbiettivi per i quali siamo tutti felici”.

MONDI DIVERSI. La punta, avendo giocato anche in Argentina, ci chiarisce la differenza tra i due modi diversi di vedere il calcio: “Penso che il calcio argentino sia molto più tecnico, questo italiano è più fisico, ho trovato differenze tra i gironi del nord e del sud, questo è molto più fisico ed è positivo per me che sono un giocatore fisico, mi trovo benissimo soprattutto al Matese dove i compagni mi aiutano tanto a valorizzare le mie qualità”.

IL SOGNO. Il Tanque non disdegna di sognare in grande con il raggiungimento del piazzamento utile per i play-off: “In questo momento siamo li,  penso che tutti i sacrifici fatti nel tempo hanno avuto un risultato. Mancano quattro partite e ce la dobbiamo giocare sempre con sacrifico ed umiltà, qualsiasi cosa succeda saremo felici, altrimenti rimarrà nella storia quello che abbiamo fatto, sedici risultati utili consecutivi credo che non accadano ogni anno. Mi hanno dato tanti soprannomi anche in passato, il Tanque, il Toro, la Tigre, il Leon, ne sono contento ma l’unica cosa che conta è mettere la palla in rete, per il resto mi va bene qualsiasi nome “

IL RAPPORTO CON ABREU. Venti goal in due, l’argentino ed il portoghese sono di sicuro una delle coppie d’attacco più affiatate di tutto il girone: “ Sono contento del rapporto con Leo, mi piace giocare con lui,  fin dal primo giorno gli ho detto che venivo per giocare con lui, l’uno per l’altro basta che la squadra vinca. Lui lo ha capito e ci troviamo benissimo, anche a Tolentino lui mi ha fatto un assist e io ho ricambiato con un altro assist per il secondo goal, è un ragazzo che può fare molto bene e mi auguro che il prossimo anno possa giocare con lui perchè è un ragazzo intelligente, mi fa molto bene”

IL TIFO. Domenica arriveranno i supporters matesini allo stadio e Galesio non vede l’ora: “Sono curioso, ho tantissima voglia dei tifosi, sono un giocatore che se sente il tifo si carica di più, mi hanno parlato molto bene della tifoseria del Matese, li sento quando vengono fuori dal campo, sono contento che riaprano gli stadi e spero di fare una bella prestazione di squadra per godere tutti insieme di questi momenti. Penso che i tifosi possano aiutarci in questa cavalcata, la forza fisica delle gambe cala , fa calco e penso che la tifoseria con la loro forza ci possa caricare per aiutarci a finire nel migliore dei modi la partita”.

LA PARABOLA CONTRO IL CAMPOBASSO. Nella sfida odierna contro la capolista Campobasso, il Matese sfoggiò una prestazione super e Galesio sfiorò un goal da cineteca: “Non segnare fu Il rammarico più grande, in quella partita ho avuto una botta al tendine, non riuscivo a giocare ma l’ho fatto con fastidio, l’avevo vista dentro, mi è dispiaciuto sia uscita ma abbiamo dimostrato che possiamo giocare a viso aperto anche con la capolista del nostro girone. Il Campobasso merita la serie c, i lupi ed il Notaresco sono le due squadre più forti del girone, se i primi hanno vinto è perchè meritano la lega pro, faccio i complimenti anche al Notaresco perchè ha fatto una grande stagione ed hanno combattuto fino alla fine contro il Campobasso. Le storie come quelle del Monterosi fanno bene al calcio, ora dobbiamo pensare alla Recanatese, ci alleneremo di nuovo per queste quattro partite finali, all’inizio avevo messo nel mirino dieci goal, vorrei arrivare a quindici goal, ma se mi dicono che vinciamo le quattro partite e che io non faccio goal firmo adesso perchè mi piace sempre aiutare la squadra.”

 


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