GLADIATOR, INTERVIENE IL SINDACO. Aveta scettici sul futuro, Mirra al lavoro per ricucire lo strappo



Giacomo De Felice, il sindaco Antonio Mirra e Mattia Aveta

SANTA MARIA CAPUA VETERE – L’instabilità attuale del Gladiator non poteva passare inosservata agli occhi del sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra. Con l’intento di vederci chiaro su una situazione che è degenerata in poche settimane, il primo cittadino è intervenuto per tentare di ricucire lo strappo che al momento c’è tra la famiglia Aveta, in particolar modo Mattia, e la piazza sammaritana.

LA PRIMA RIUNIONE. Ieri mattina il primo cittadino ha convocato, nel suo ufficio a Palazzo Lucarelli, una riunione a cui hanno preso parte sia Mattia Aveta che Giacomo De Felice (Salvatore Aveta non era presente per motivi lavorativi fuori regione). Aveta figlio, al momento nettamente contrariato dopo la dura contestazione subita, è in serio dubbio se continuare o no la sua esperienza al timone del Gladiator insieme al padre ed infatti sta valutando le dimissioni: uno scenario che alimenta non pochi dubbi. Ragion per cui sia Giacomo De Felice che il sindaco si sono mossi nel tentativo di convincere l’imprenditore di origini porticesi a far tornare sui propri passi il figlio.



MERCOLEDI’ GIORNATA CHIAVE. Le parti si sono ridate appuntamento a mercoledì, per cui questi giorni saranno cruciali per far sbollire le tensioni, ritrovare la serenità e non mettere fine ad un’esperienza che dura da quasi tre anni all’ombra dell’Anfiteatro. In questo frangente sarà importante il lavoro di persuasione di De Felice che ha il delicato onere di far riavvicinare le persone con cui condivide l’esperienza da tre anni a capo della società: il rischio è alto ma in questi momenti serve calma e diplomazia.

LA SECONDA RIUNIONE. Ma Mirra non si è fermato a quell’incontro e ieri pomeriggio ha convocato una nuova riunione con alcuni responsabili dei gruppi ultras Brigata Spartaco e Black Blue Inside. Il sindaco, che da tifoso neroazzurro spera nella riappacificazione, ha voluto capire quali sono i motivi della contestazione ed ha acclarato che non si è mai scesi in minacce o violenze nei confronti della persona. Come è stato fatto capire dalla frangia più estrema del tifo sammaritano, mai è stata messa in dubbio la passione che la famiglia Aveta tributa per il Gladiator, così come gli sforzi economici compiuti in questi tre anni. Bensì preoccupati dalla piega negativa che stava prendendo la classifica, con una striscia di dieci risultati senza vittoria che ha condotto alla discesa nella zona play-out, hanno contestato la società che ha dato la scossa troppo in ritardo rispetto a quando loro ritenevano.

TIFOSI DISPONIBILI ALLA PACE. Nella riunione il primo cittadino, che tutto si aspettava fuorché di avere tale patata bollente a quattro mesi dalle elezioni comunali, ha riscontrato la disponibilità da parte della tifoseria a fare pace ed archiviare la contestazione, in parte già avvenuta con l’investitura di Nello Di Costanzo come allenatore. Come scritto ieri sera (CLICCA QUI PER LEGGERE), l’appello all’unità è la strada da intraprendere per il bene del Gladiator. Nel frattempo domani si torna a parlare di calcio giocato e dell’ultima giornata del girone d’andata contro il Cassino. Una vittoria è fondamentale per la classifica e per il morale, in attesa che la prossima riunione di mercoledì al Comune rassereni l’ambiente e conduca verso un nuovo idillio della famiglia Aveta con la città di Santa Maria Capua Vetere.


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