L’HIGHLANDER SCARPA E LA BESTIA NERA. Dopo lo scossone la Paganese vuol sbarrare la strada alla Casertana



L’esultanza di Scarpa (Foto Giuseppe Scialla)

PAGANI – È tempo di tornare in campo per la Casertana che domenica pomeriggio alle 17,30 sarà ospite della Paganese al “Marcello Torre”. Una gara che servirà ai falchetti per dare continuità alla nobile vittoria ottenuta contro il Catania nel lunch-match di domenica, ma ci sarà l’insidia del cambio d’allenatore. La Paganese ha esonerato in questa settimana Erra al suo posto è arrivato Raffaele Di Napoli, ex assistente di Campilongo e già tecnico di Latina, Akragas e ACR Messina, la società ha provato a dare uno scossa all’ambiente dopo le ultime quattro sconfitte consecutive. Già prima della pausa natalizia era arrivata una sorta di sfiducia per Erra, ma solamente dopo la gara di Potenza la società ha esonerato l’allenatore. Una Paganese che finora ha conquistato dodici punti in diciassette gare, l’ultima vittoria è datata 8 novembre sul campo della Viterbese. Ma le campane conoscono fin troppo bene la voglia di combattere delle Paganese.

La bestia nera. Solo dodici punti dice la classifica, ma la Paganese è finora imbattuta contro le squadre campane. Sei punti conquistati contro le rivali regionali, una vittoria sul campo della sorprendente Turris e tre pareggi contro i “vicini” della Cavese, Avellino e al “Menti” contro la Juve Stabia. Sarà l’ultima gara del girone d’andata ed il tecnico Di Napoli vorrà debuttare nel migliore dei modi cercando di tenere fede alla nomea di “bestia nera” delle squadre campane.



La bandiera. Guardando la rosa della Paganese non può non saltare all’occhio la presenza di Francesco “Ciccio” Scarpa, attaccante classe 1979 che nel prossimo mese di giugno compirà 42 anni.  Calciatore dal grande spessore tecnico, dopo aver iniziato in Serie C vestendo le maglie di Cavese, Gladiator, Giugliano, Fidelis Andria, Foggia e Paganese compie il grande salto in Serie B alla Salernitana dove mette a segno sei reti in 37 presenze. Taranto in C, Portogruaro in B e il primo ritorno a Pagani dove contribuisce al salto dalla Seconda alla Prima Divisione in Lega Pro. Nuova promozione, ma questa volta dalla D alla C con il Savoia e poi ancora una volta sceglie di tornare alla Paganese. Praticamente Pagani è casa sua ed è il punto di riferimento sia in campo che fuori degli azzurrostellati, massima allerta sull’highlander Ciccio Scarpa.

La rosa. Sotto la guida Erra era il 3-5-2 il marchio di fabbrica, mister Di Napoli sembra voler continuare su questa strada: tra i pali dovrebbe essere confermato il giovane Campani che sembra aver conquistato il posto da titolare rispetto a Fasan e Bovenzi. Nel terzetto difensivo sicura la presenza di Marco Schiavino, difensore centrale con il vizio del goal (2 reti all’attivo quest’anno) con ai suoi lati Cicagna, in prestito dal Venezia, e l’adattato centrocampista Simone Mattia visti i problemi fisici di Sbampato e Sirignano che nel corso della stagione hanno giocato nei tre di difesa. Sugli esterni le certezze sono rappresentate a destra da Giulio Carotenuto e a sinistra da Tommaso Squillace, reo di essere “protagonista involontario” dello scivolone di domenica a Potenza.  In mediana il rumeno Onescu è il centrocampista con più minutaggio, mediana giovane con il 2000 Angelo Bonavolontà e il classe ’99 Danilo Gaeta a completare il reparto in attesa del recupero effettivo dell’ex Gubbio Alessio Benedetti. La Paganese ha grossi problemi dal punto di vista offensivo: non sarà della partita il 2001 Giuseppe Guadagni, squalificato per somma di ammonizioni e tre reti all’attivo per lui. Il miglior marcatore degli azzurrostellati con quattro reti è l’ex Primavera del Torino Abou Diop, finora non hanno mantenuto le aspettative  Christian Cesaretti, complice anche un infortunio, e Ettore Mendicino, una sola marcatura nella trasferta con la Juve Stabia, sembra essere in dubbio la loro permanenza a Pagani. A completare il reparto “ovviamente” Ciccio Scarpa e l’attaccante albanese prelevato dal Chievo Isufaj che finora ha trovato poco spazio e mai la via della rete.

La Paganese ha cambiato tecnico e deve necessariamente cambiare volto alla stagione per conquistare la salvezza, la Casertana, invece, vuole trovare quella continuità che finora è mancata: ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad un match particolarmente intrigante.

 

 

 


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