IL GOLDEN BOY DEL REAL AVERSA. Messina: “Indescrivibile segnare per la mia città. Taranto? A testa alta, senza paura”



Antonio Messina, attaccante del Real Agro Aversa

AVERSA – “Segnare con la maglia della mia città ha un peso indescrivibile. Essendo aversano di nascita, ha un valore enorme ogni goal. Ed io sono contento che la mia prima doppietta sia stata utile per regalare un successo alla squadra“: esordisce così Antonio Messina, il baby bomber che mercoledì ha segnato una doppietta fondamentale per il successo del Real Aversa nel recupero di Fasano.

IL MAGIC MOMENT. Nato ad Aversa ma residente sin da piccolo a Casaluce, l’atleta classe 2000 è arrivato da circa un mese nella città normanna, dopo le esperienze fuori regione con il Bisceglie in Serie C e con Roccella e Milano City in Serie D. Ora la maglia granata è la sua unica e sola ragione di vita calcistica: “A Fasano non poteva andare meglio, con i due goal per la mia città. Sinceramente il goal non me l’aspettavo. L’allenatore De Stefano mi ha chiesto di giocare in una posizione a cui non sono abituato ma mi sono un po’ adattato, così le reti sono arrivate nel momento opportuno e le dedico ai tanti tifosi che ci seguono. Questi sono tre punti fondamentali, che ci permettono di occupare una posizione in classifica migliore“.



A TARANTO. Reso famoso qualche anno fa per il primo goal di un classe 2000 tra le squadre casertane dalla C in giù, quando segnò ad appena sedici anni in Eccellenza con l’Hermes Casagiove, Messina si prepara alla sfida di domani allo stadio “Teresa Miani” di Ginosa: “Il Taranto è una bella squadra, costruita per vincere il campionato insieme ad altre squadre. Ogni partita ha una storia a sé, per cui ce la giocheremo a testa alta, senza paura“.

L’APPROCCIO. Infine l’attaccante ventenne si sofferma sull’approccio nel gruppo granata e scalpita per un posto da titolare: “Con il gruppo mi sono integrato bene. Mi hanno accolto benissimo, ora l’arrivo di Rosario Di Girolamo è quel tassello che mancava per l’esperienza. Io continuo a lavorare, sperando di poter aver maggiore spazio. Le scelte sono dell’allenatore, sta a me dare il massimo per guadagnarmi il posto da titolare, poi è ovvio chi sta meglio gioca dal primo minuto. In questi anni sono stato spesso fuori regione a giocare ma sono tornato perché una chiamata del Real Aversa non si può rifiutare“.


error: Content is protected !!
P