Cellole, il presidente Freda: “Vogliamo la riapertura del Montecuollo”



Angelo Freda

Intervista a 360° al patron del Cellole Angelo Freda, che affronta tutti i temi relativi al club rossoblu: dalla questione stadio alla campagna acquisti, passando per l’ampliamento della società e le novità sul settore giovanile.

Tra nuovi arrivi e addii il mercato del Cellole è stato abbastanza intenso. 



“Come prima cosa tengo a precisare che le porte del Cellole Calcio sono aperte a tutti, soprattutto ai cellolesi. Molto spesso si cade nell’errore di confondere altre cose con il calcio, che a mio avviso è neutrale da tutto. La campagna acquisti ci ha portato in dote calciatori di esperienza, vedi Cicala, Russo, Caiazzo, D’Agostino, Porcaro e altri, e sicuramente il nostro obiettivo sarà quello di puntare al vertice”.

Il “Montecuollo” di Cellole in una delle ultime foto

Questione stadio, ci sono risvolti sulla questione chiusura del “Montecuollo”?

“Purtroppo il nostro comune è commissariato e la commissaria non si è presa la responsabilità di darci il campo per la fase di preparazione. Comprendiamo che ci siano delle norme da rispettare, però Cellole non può non avere il campo sportivo a disposizione. Questa è una lamentela che mi sento di portare avanti e farò di tutto affinché ci restituiscano il “Montecuollo”. Lo stadio non deve essere restituito ad Angelo Freda, ma all’ASD Cellole Calcio, ai cittadini, ai tifosi. Ci auguriamo che questo avvenga in pochi giorni perché non possiamo continuare a spendere ulteriori risorse per una preparazione che ci costa il doppio. Dopo la pandemia è da pazzi ripartire, ma il nostro impegno in questo progetto continua”.

Cellole inserito nel girone A con squadre casertane e beneventane insieme. Le piace questa formula?

“Questo girone lo abbiamo voluto fortemente e lo abbiamo richiesto, in collaborazione con la Sessana, attraverso delle note ufficiali alla Federazione. Con molte di queste società c’è un rapporto di stima e rispetto calcistico. Il girone napoletano, seppur con distanze minori, sarebbe stato più dispendioso. Sarà sicuramente un girone competitivo con squadre attrezzate come Vitulazio, Villa Literno e Puglianello, ma anche le altre non staranno a guardare”.

Quale il grado di affetto dei tifosi che si sono ritrovati con la loro squadra costretta ad emigrare altrove per via dello stadio?

“L’affetto dei nostri tifosi è sempre ai massimi livelli, anche se siamo penalizzati dalla questione campo. Nel momento in cui ci sarà un loro riscontro negativo verso il mio operato e quello della società, sono pronto a dialogare con chiunque voglia rilevare il club. Questo però dovrà avvenire sempre nel rispetto della città e di quello che abbiamo costruito nel corso degli anni anni in cui abbiamo guadagnato il rispetto della LND e degli altri club. Ciò che ho fatto io insieme agli altri componenti della società è un qualcosa di unico”.

La dirigenza del Cellole

Attraverso i social è stato reso noto l’ampliamento dello staff dirigenziale. Ci può dire qualcosa da questo punto di vista?

“E’entrato in società una grande persona come Pasquale Gentile, ex maresciallo dell’areonautica. Oltre a lui c’è stato anche l’ingresso di altri due dirigenti: Luigi Bove e Nicola Di Martino, quest’ultimo ha ricoperto varie cariche con il Faenza. Avremo anche Giuseppe Branco con noi che è rientrato a pieno regime. Inoltre con l’aiuto del manager Sergio D’Ausilio abbiamo creato un serbatoio di giovani con una juniores d’elite. Tutti i calciatori ’02,’03, ’04 che aveva in giro per l’Italia giocheranno con l’ASD Cellole Calcio”.


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