LA NOSTRA REDAZIONE ANCORA SOTTO SHOCK – Il racconto dell’aggressione al Pinto: “Secondi di terrore interminabili. Una follia senza precedenti”



La sala stampa dopo l’aggressione

E’ ancora tanta l’amarezza e forte lo stato di shock per quanto accaduto ieri. Due dei nostri giornalisti sono stati aggrediti, insieme ad una decina di colleghi, nella sala stampa del Pinto prima della conferenza stampa della Casertana. Un episodio gravissimo che crea un precedente pericolosissimo per il futuro. Armando Serpe e Martina Di Rienzo non hanno riportato, per fortuna, gravi danni fisici, ma a distanza di ora sono visibilmente ancora scossi. “All’inizio pensavo fosse una goliardata per il corona virus – racconta il nostro editore – e nei primi attimi non mi sono affatto preoccupato. Poi mi sono accorto che la situazione degenerava quando ho iniziato a respirare la polvere degli estintori e quei quattro delinquenti scagliavano sedie contro di noi danneggiando anche le attrezzature professionali. In vent’anni non mi sono mai ritrovato in una situazione del genere. A Pregiato nel 2013, durante il ritiro della Casertana, era completamente diverso perché in quella occasione noi giornalisti ci trovammo nel bel mezzo di una rissa tra opposte tifoserie. Inoltre eravamo all’aperto e potevamo scappare. Sabato ho davvero temuto”. Molto provata anche la collega Martina Di Rienzo che ripercorre la vile aggressione: “Sono stati secondi interminabili e per fortuna nessuno ha riportato ferite gravi. Ci siamo ritrovati completamente inondati dai gas degli estintori e facevamo anche fatica a respirare. Quanto accaduto è inqualificabile e dispiace dover parlare di fatti che non hanno nulla a che fare con lo sport. Eravamo intenti a raccontare un nuovo inizio della Casertana con la presentazione del direttore generale e invece ci ritroviamo a parlare di tutt’altro”. Gli inquirenti sono già a lavoro per cercare di scoprire il più possibile su una vicenda che ha ancora diversi punti oscuri. Sarà però molto complicato dal momento che quei delinquenti si sono presentati con tute, maschere antigas e guanti. Praticamente tutto organizzato nei minimi dettagli. Si spera che le risposte che cerchiamo vengano date dalle forze dell’ordine.




error: Content is protected !!
P