A CUORE APERTO. Il presidente Iannotta lancia l’allarme: “Voglio il bene del Marcianise ma da solo non posso andare avanti. Vi spiego con Buonpane mentre con Bizzarro…



Giuseppe Iannotta (foto Domenico Vastante)

MARCIANISE – In assenza del calcio giocato. che ormai ha lasciato orfani della sua presenza i tifosi già da tanto tempo, a tenere banco nelle ultime ore sono le parole del presidente del Marcianise, Giuseppe Iannotta che in diretta sulla pagina social “La Stirpe Marcianisana”, è intervenuto su alcuni temi, sulla stagione in corso ma soprattutto sul futuro della squadra gialloverde.

LA RIPRESA. Iannotta non usa mezzi termini nel commentare la possibilità che il campionato finisca così e che si riprendi a giocare direttamente il prossimo anno a causa dell’emergenza legata al Coronavirus: “Ho avuto modo di parlare con il Presidente della Federazione ed anche loro non sono sicuri se si riprenderà o meno, non si sa ancora, ma io non ci credo, perché questa è una situazione che ci porteremo dietro a lungo nel tempo, penso che il campionato sia finito. Tuttavia finché non viene messo per iscritto non possiamo dire nulla, stiamo aspettando loro cosa decidano ma credo che si finisca qui”.



LE CONDIZIONI. Il presidente ribadisce che ad oggi le condizioni per tornare a giocare non ci sono anche per il benessere dei suoi ragazzi: “Ho avuto delle discussioni anche con qualcuno della federazione perchèé ho fatto delle domande importanti e qualcuno mi ha risposto male. Posto che si possa riprendere con gli allenamenti, poi non si può pretendere che nel giro di 3-4 giorni i ragazzi siano al campo per giocare, non può essere. La responsabilità di causare infortuni ai giocatori facendoli rientrare in campo, solo per la fretta, non me la voglio prendere. Di chi è la responsabilità se un ragazzo arriva in mezzo al campo ed è insospettabilmente portatore di virus? La risposta che mi hanno dato è stata: ‘La responsabilità è la vostra’  per me è assurdo prendermi una cosa del genere. A mio avviso il campionato è terminato e se dovesse riprendere io sono uno di quelli che si opporrà perché questa responsabilità non me la prendo”.

IL MANCATO AIUTO,  Iannotta senza peli sulla lingua commenta con queste parole la stagione che ha visto il Marcianise alternarsi tra risultati positivi e problemi societari, dopo l’exploit della passata stagione: ” Lo scorso anno abbiamo fatto un grande campionato ed abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere, abbiamo fatto grandi sforzi anche grazie a qualche amico che ci ha dato una mano, io ed il signor Buonpane abbiamo portato a termine un grandissimo campionato. Prima dell’inizio di quest’anno, ci sono state tante chiacchiere, tutti hanno promesso o promettevano qualcosa a cominciare dal comune e dal sindaco che avevano fatto promesse per due anni ma non ci hanno dato mai una mano facendo solo chiacchiere. Purtroppo Giulio Buonpane si è tirato indietro perché si è trovato in difficoltà personali e sono rimasto da solo cercando di portare avanti il possibile. Nessuno ci ha dato una mano, poi quando le cose iniziano ad andare storto purtroppo tutti vogliono parlare ma quando si devono fare le cose tutti scappano e quando ci siamo trovati in difficoltà non abbiamo avuto neanche il tempo di prendere altri ragazzi, un po’ tutti si sono messi contro di noi, è stata un’annata storta caratterizzata da eventi che non hanno nulla a che fare con il campo”.

L’APPELLO. Sulla mancanza di aiuti da parte del Sindaco e delle autorità comunali, il presidente ci tiene a ribadire: “Per due anni consecutivi ci hanno presi in giro, ora sono io che non ci voglio avere a che fare perché non hanno mantenuto mezza parola. Devono stare lontani, io non li credo più. Sapete che a Marcianise  si trova la mia famiglia, quindi mi sento marcianisano, quando sono venuto ho portato un titolo e l’ho regalato al popolo, non me lo sono venduto e ancora oggi regalerò la squadra al popolo di Marcianise. Non devo vivere sul Marcianise, ma vorrei che il popolo, i personaggi della città entrassero in questa situazione perché solo unendo le forze di tutti, amici, imprenditori, comune, potremmo creare una bella realtà. Da solo posso farmi male un’anno, ma il secondo anno non mi posso far male da solo e questa è una cosa che dovete sapere”.

L’ASPETTATIVA. A cuore aperto, Iannotta indica la strada per risollevarsi in vista della prossima stagione: “Io vorrei che  tante altre persone entrassero in questo gruppo per poter dare una mano e creare qualcosa perché per l’anno prossimo non possiamo costruire una squadra senza sapere dove arriviamo. A Marcianise deve essere costruito uno squadrone per andare a vincere. Sono pienamente d’accordo per accogliere altri personaggi anzi più ne entrano e meglio è per tutti, questo è il mio obiettivo. Ripeto se domani arriva qualcuno io faccio un passo indietro e regalo tutto, basta che faccia crescere il Marcianise. Nonostante tutto quello che è successo, noi che siamo rimasti abbiamo mantenuto tutto gli impegni possibili ed immaginabili, rispettando tutto quello che c’era da rispettare”. 

LA SCISSIONE. Iannotta fa chiarezza anche sulle tante vicissitudini societarie che il Marcianise ha vissuto in questa stagione con gli addi della Famiglia Buonpane, di Gallo e del Dg Salomone: “La stagione è partita storta dal primo giorno, noi fino a due giorni prima dell’iscrizione non sapevamo chi era il presidente, chi c’era nella società, in due giorni abbiamo fatto tutto. La situazione Buonpane purtroppo è naufragata, abbiamo avuto contatti per parlare con dei politici di Marcianise che avevano fatto promesse, Giulio non credeva a queste promesse e purtroppo per problemi suoi personali e difficoltà lavorative si è tirato indietro. Se mi fossi tirato indietro anche io la cosa non sarebbe andata avanti e non si sarebbe fatto più nulla.  Mi sono fidato di qualcuno del Comune che ci avrebbe dato una mano. Non ci hanno dato neanche un dito e sono andato avanti con l’aiuto di qualche amico. Poi Gallo ci ha messo il resto, ha avuto delle discussioni con Salomone, entrambi hanno  scelto di andare via, mi hanno lasciato da solo. Ci sono state delle persone che stavano a Macerata Campania negli scorsi anni e che mi hanno aiutato a portare avanti la cosa. Alla fine hanno pagato i ragazzi, nonostante avessimo fatto tutto in poco tempo, sbagliando anche qualcosa, avevamo messo in campo una bella squadra, sarei stato contento di finire un campionato stabile a metà classifica  ed ero sicuro di questo, poi sono successe cose che purtroppo nel calcio si verificano”.

IL RICORDO DEL REAL MARCIANISE. Per puntare ad una valorizzazione maggiore dello sport a Marcianise, in onore anche del lavoro fatto dall’ex Presidente Bizzarro, Iannotta racconta anche un’aneddoto: “Sono andato anche, per farvi capire quello che volevo fare per far crescere il calcio a Marcianise, da Salvatore Bizzarro per chiedergli una mano. Non sapevo cosa fosse successo tra lui ed i politici marcianisani e mi disse che aveva chiuso con questo posto. Lui è da ammirare per quello che ha fatto per il calcio a Marcianise.”

IL FUTURO. In conclusione il patron gialloverde si proietta al futuro con dichiarazioni che però non lasciano tranquilli i tifosi marcianisani: “Non appena si verrà a sapere se questo campionato sarà concluso o meno, cominceremo a parlare con alcune persone che ho già contattato da qualche mese, figure che sto cercando di tirare dentro, per creare qualcosa di importante. Vi ripeto se dobbiamo andare avanti con il Marcianise, io il prossimo anno voglio una società e una squadra che lotti per vincere il prossimo campionato, però ripeto da solo non posso andare avanti, e per questo già mi sto muovendo. Preferirei far entrare anche 20 persone marcianisane doc, perchè qui lo facciamo solo per divertirci e basta.  L’intenzione c’è però dobbiamo portare intorno a noi altre figure, da solo non posso andare avanti. Ho già parlato con amici imprenditori, cerchiamo di darci una mano per creare qualcosa di bello ed importante. Un altro campionato come quello di quest’anno non lo voglio più vedere”.

 

 

 


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