LA FELICITA’. Fausto pieno di gioia: “Ho sconfitto il coronavirus, emozionante il ritorno a casa. Cura Ascierto? Mi ha salvato, le polemiche…



Fausto Russo

MINTURNO – C’è chi il Covid-19 lo immagina e chi, per uno strano gioco della sorte, lo vive sulla propria pelle. E’ la storia di Fausto Russo, il preparatore atletico dell’Atletico Terme Fiuggi: il prof 38enne ha colpito e fatto emozionare tutt’Italia e vari paesi esteri con la sua storia. Russo ha contratto il Virus nel mese di Marzo e dopo 42 giorni è uscito vincitore da questa battaglia. Il ritorno a casa del prof ha emozionato tutti: l’abbraccio con i suoi figli, immortalato in un video, ha sciolto il cuore di chiunque guardasse quelle immagini. Nel crazy stage di “Tutti pazzi per il calcio minore…In quarantena” Fausto parla del virus, delle emozioni del ritorno a casa, delle cure che lo hanno salvato e della forza che ha sfoderato per sconfiggere il Covid-19.

IL RACCONTO. “Dopo 42 giorni sono tornato a casa, ho ricevuto una telefonata che mi comunicava la negatività del tampone e questo mi ha permesso di tornare. E’ una delle vittorie più belle della mia vita, riabbracciare i miei figli e mia moglie è stata un’emozione unica. Sono felice, ho voglia di fare mille cose. Per noi ed in particolare per me è come se il tempo si fosse sospeso dal mio ricovero, c’è un’immensa voglia di recuperare tutto questo tempo, ho voglia di vivere. Ho sentito di aver sconfitto il Coronavirus quando ho sconfitto la polmonite, questo virus colpisce i polmoni in maniera così forte, tanto infatti da uccidere quasi 23.000 persone. Mi sono reso conto che il mio corpo aveva raschiato il fondo del barile la prima volta che mi sono rimesso in piedi: sono stato sulle mie gambe per circa 20 secondi dopo 6 giorni disteso sempre a letto. Ovviamente ero assistito e sostenuto dagli infermieri, quei 20 secondi mi sono costati due giorni di dolori alle gambe e per uno sportivo questa è una sensazione assurda, ero dolorante come se avessi fatto la maratona di New York. Questa pandemia ti lascia tanto a livello psicologico, le conseguenze sono più psicologiche che fisiche”.



L’INSEGNAMENTO. “Dopo aver contratto il Covid-19 sono cambiato tanto come uomo e come persona. Credo che questa lotta tra la vita e la morte mi abbia lasciato un insegnamento particolare: avrò maggior cura dei particolari, maggior cura del tempo a disposizione che ho. Quando quasi vieni sottratto della vita hai bisogno di prestare tempo alla tua vita ed alle persone che ami. Ci sono persone che dopo aver scoperto di aver contratto il virus quasi si nascondono, io mi sono autodenunciato perchè il mio primo pensiero è stato quello di cercare di avvisare più persone possibili che magari erano state anche a contatto con me nei giorni precedenti. Vivere una situazione del genere ti fa staccare dalla realtà, ti fa capire realmente qualcosa”.

MR INCREDIBLE. “Quando sono tornato a casa mio figlio, di tre anni e mezzo, mi ha espressamente detto che pensava io fossi morto. Non mi ha visto per 42 giorni, sentire queste parole uscire dalla bocca di un bambino è una botta al cuore, mi ha trafitto. Quando sono venuti a prendermi per portarmi in ospedale non ero in buone condizioni, per far pesare meno la situazione ai miei bambini io e mia moglie abbiamo inventato questa storia di Mr Incredibile che è il supereroe preferito dei miei figli. Ho promesso loro che sarei tornato da Mr Incredibile infatti al mio ritorno ho indossato una maglia degli Avangers e mia moglie, con tanta fantasia, ha bucato una calza per fare la mascherina e la prima cosa che ho detto ai miei figli è stato “Avete visto, Mr Incredibile è tornato”. Quando però mi sono spogliato per andare a fare una doccia loro mi hanno guardato e sorridendo mi hanno detto che non sembravo molto Mr Incredibile (ride, ndr)”.

LA CURA ASCIERTO. “Dopo 6 giorni di casco pressurizzato mi hanno proposto il farmaco sperimentale che viene principalmente usato per l’artrite reumatoide. Dopo aver accettato la sperimentazione ed aver assunto il farmaco io sono migliorato del 60/70%. C’è stata un’infinita polemica Galli – Ascierto, la cosa assurda è che sembra quasi che dia fastidio il fatto che noi del sud possiamo arrivare prima in qualcosa. In questi casi però risulta ancora più ridicolo, non bisogna pensare alla lotta nord contro sud, bisogna pensare a come salvare la vita alle persone unendo tutte le forze possibili. Io contro Galli non ho nulla, Ascierto non viene a mangiare a casa mia e soprattutto non voglio fare polemiche, io semplicemente racconto la mia storia: sono un paziente che ha avuto una polmonite interstiziale bilaterale bruttissima ed il Tocilizumab, farmaco sperimentato dal professor Ascierto di Napoli, mi ha guarito”.

LA RIPRESA. “Per quanto riguarda la ripresa dei campionati credo riprenda solo la Serie A, sia perchè dispone dell’economia adatta per mettere in atto tutte le giuste misure preventive ed anche perchè ci sono tanti, tantissimi interessi dietro. Sappiamo tutti quanto il calcio faccia girare l’economia. Per la situazione sulla condizione atletica dei calciatori bisognerebbe fare un lavoro ottimo, con il giusto carico insomma, per avere una media-buona condizione fisica di questi ultimi. Questo ovviamente in Serie A risulta molto più semplice rispetto per esempio alla mia Serie D. Io dico sempre che i muscoli hanno memoria ma il muscolo di un calciatore di Serie A rispetto ad uno di Serie D è molto più allenato e quindi per i calciatori della massima serie risulterà più semplice arrivare al top della forma in un tempo minore”. 


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