La Mobilya vince ma non brilla, Di Meo: “Contava solo vincere. Adesso massima concentrazione per Gioia del Colle”



Da destraNon è stata bellissima ma c’era da aspettarselo. Ciò che conta è che in vista del mese terribile che l’aspetta la Mobilya Volleyball Aversa sia riuscita a conquistare un importante successo 3-0 sull’Ancona&Palmizio Brolo che, seppur ultimo in classifica, non si è risparmiato e si è battuto come un leone. Non scende in campo da due settimane la squadra padrona di casa che che soffre nel primo set. L’ace di Santangelo consente alla squadra di coach Bosco di ritrovare subito il bandolo della matassa e condursi avanti al primo tecnico 8-6. Con un break di 5-0 la squadra di Pelillo si porta in vantaggio al secondo tecnico con l’attacco di Tranchida per il 14-16. I siciliani provano l’allungo finale sul 21-23 ma la parità è nell’aria ed arriva, prima, grazie a due errori (23-23) cui segue quello di Vitanza che manda out la palla del 24-23. Il punto decisivo spetta a Grassano che non sbaglia e realizza l’ace del 25-23. L’aver vinto il primo set non rinfranca la Mobilya Volleyball Aversa che non rientra affamata in campo ma lascia, anzi, gioco al sestetto avversario che se ne va sull’1-5. Nonostante ciò i verdeblù trovano la reazione che li riporta in parità ed avanti al primo tecnico 8-7 grazie alla battuta di Chieco che si infrange in rete. Si va, così, punto a punto con le distanze che sono ravvicinatissime. È un contrattacco siciliano, infatti, oltre banda a sancire il riposo sul 16-15. Seppur non in splendida forma come abituati a farsi vedere, i padroni di casa si lanciano alla riscossa ed al rientro in campo, dopo lo scadere della sirena, si gettano al recupero guadagnando lunghezze con Cittadino e sfruttando due errori consecutivi degli uomini di Pelillo. Il sestetto di Bosco viaggia sul 22-17, in dirittura d’arrivo per portarsi sul 2-0 con l’ace di Santangelo del 25-17. Dopo due set giocati con le unghie e con i denti, l’Ancona&Palmizio Brolo si arrende alla Mobilya Aversa che va facile alla ricerca del 25-16 e conquista il 3-0 che le fa guadagnare tre punti che la tengono sola, a quota 42, in testa alla classifica del girone C del campionato di serie B1 maschile di pallavolo, tenendo dietro di una lunghezza Castellana e Latina. Ciò che contava, in ogni caso, era vincere anche non convincendo ma badando al cinismo ed alla classifica: «Sapevamo che avremmo potuto avere dei problemi perché dopo 15 giorni di stop abbiamo dovuto fare un richiamo fisico per affrontare nel migliore dei modi questo rush finale in Coppa e Campionato – conferma il presidente Di Meo – tranne il primo set che ho temuto di perdere devo dire che poi la partita è andata come doveva con un 3-0 che ci lascia sempre al primo posto con una gara in meno e tante aspettative per il campionato». «Abbiamo scherzato in queste prime cinque giornate di ritorno. Domenica andremo su un campo caldo come Gioia Del Colle – prosegue il massimo dirigente normanno – poi avremo Lagonegro in casa e l’intermezzo della Final Four per poi affrontare in casa Castellana e chiudere a Leverano. Diciamo che in questo mese di marzo sicuramente ci giocheremo il nostro futuro. Sarebbe bello se riuscissimo a vincere tutte le partite ma dobbiamo andare avanti con calma. La pallavolo è uno sport che lascia tante sorprese. Dobbiamo sempre stare sul pezzo e programmare partita dopo partita. È per questo che pretendo sempre tanto dai miei ragazzi perché sono encomiabili e con loro spero di festeggiare qualcosa di importante alla fine del campionato». La testa in casa Mobilya è tutta sul raggiungimento degli obiettivi dai quali nessun vuol distogliersi. Di certo a tenere nervi saldi, concentrazione ed intensificare il lavoro ci penserà coach Bosco: «Ciò che conta è aver preso i tre punti e rimetterci da domani subito al lavoro per vivere il periodo più bello per noi – conclude – da questo momento in poi si deve correre e non ci si può più fermare. Sarà un mese decisivo tra Coppa e Campionato e che dobbiamo essere orgogliosi di affrontare perché tanti vorrebbero essere al nostro posto e perché ce lo siamo guadagnati con il sudore e l’impegno. Ora bisogna far tutto per raggiungere l’obiettivo in cui tutti crediamo e che vogliamo tutti portare a termine».




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