Targato CE: Tavano stende il Livorno, Camillo Ciano sforna assist da fenomeno



Ciccio Tavano esulta dopo il gol al Livorno
Ciccio Tavano esulta dopo il gol al Livorno

Dodicesima puntata della rubrica settimanale Targato CE, a cura del sito sportcasertano.it, per analizzare il rendimento di tutti i calciatori della nostra provincia che militano nei campionati di calcio professionistici. In caso di dimenticanze da parte nostra, potete segnalarci altri talenti casertani alla mail redazione@sportcasertano.it o sulla pagina Facebook Sporcasertano.it.

SERIE A



Marcello Trotta (Sassuolo) – Entra a 9’ minuti dalla fine al posto di Defrel ma si merita comunque la sufficienza dalle testate neroverdi per l’abnegazione e il contributo dato nella parte finale della partita. Purtroppo per lui il francese Defrel sta vivendo un gran momento di forma e gli sta togliendo spazio.

SERIE B

Raffaele Pucino (Avellino) – La serie cadetta è andata in scena due volte in pochi giorni. Resta in panchina per tutto il match contro il Livorno, col Brescia è titolare sulla corsia difensiva di destra. Timido nel proporsi, soffre un po’ troppo gli inserimenti di Embalo; non la sua migliore prestazione con la maglia biancoverde.

Francesco Tavano (Avellino) – Schierato esattamente per lo stesso minutaggio da Tesser nei due match con Livorno e Brescia. Nei 56’ minuti in campo contro i toscani si rende protagonista, realizzando la sua 3 rete stagionale che sblocca il risultato sul finale del primo tempo; poi nella ripresa lascia il posto a Joao Silva. Contro le ‘rondinelle’ gioca in coppia con Joao Silva e funge più da rifinitore, provando a fare da raccordo tra linea mediana e attacco. Offre il suo contributo, poi al 56’ lascia il posto al belga Mokulu.

Camillo Ciano (Cesena) – Quattro punti in due match complicati per il suo Cesena che si rilancia al quarto posto solitario. Contro la capolista Cagliari si rende autore di una prova maiuscola, mettendo a referto l’assist per Sensi che sblocca il match. In trasferta contro lo Spezia sforna una delle sue perle con un assist da fenomeno per il gol di Ragusa, poi cala un po’ nel finale, forse accusa la stanchezza dei due match ravvicinati.

Daniel Leone (Latina) – Come nelle precedenti partite resta relegato al ruolo di terzo portiere della rosa dei pontini.

Pietro Terracciano (Salernitana) – Squalificato nel match contro il Trapani, torna tra i pali nella sfida casalinga terminata 2-2 con la Virtus Entella. Non ha particolari colpe sui gol, evita altre reti con un paio di interventi importanti.

LEGA PRO

Francesco Finocchio (Pordenone Girone A) – Nella sfida casalinga contro il Renate entra nell’ultima mezz’ora al posto di Petrilli. Dai primi istanti mostra subito di essere entrato in partita pronto e deciso; scende con costanza sulla sinistra e si rende più di una volta pericoloso. In più dà una grossa mano in fase di ripiegamento; più che positiva la sua prova.

Mario Coppola (Pro Patria Girone A) – Gioca da ala destra nel tridente con Mario Santana sulla corsia opposta e Ravasi al centro. Prova non brillantissima per il calciatore aversano che al 46’ viene sostituito da Marra.

Marco Supino (Pontedera Girone B) – Il giovane difensore mondragonese resta in panchina per tutta la durata del match contro la Lupa Roma.

Antonio Rozzi (Robur Siena) – Mister Carboni gli preferisce il tridente formato da Yamga, Cori e  Njiki Tchoutou. Non trova spazio nemmeno a gara in corso, quindi resta a guardare dalla panchina il pareggio a reti bianche contro la capolista Spal.

Luca Ricciardi (Tuttocuoio Girone B) – Torna a giocare tutti i 90’ minuti nella trasferta finita in parità contro L’Aquila. Mister Lucarelli lo schiera come esterno sinistro nel centro campo a quattro supportato dal Giovinco meno famoso, dietro le due punte Tempesti e Shekiladze. Si guadagna la sufficienza abbondantemente e prova anche ad impensierire la difesa abruzzese.

Luigi Palumbo (Messina Girone C) – Ancora fuori dopo il brutto infortunio subito a metà novembre. Assiste da spettatore alla seconda sconfitta casalinga del Messina, questa volta ad opera della Fidelis Andria.


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