Un tuffo nel passato: 48 anni fa il duello tra Sessana e Turris valse la Serie D



Il Collana di Napoli
Il Collana di Napoli

Nella storia sono tanti gli incontri tra la Sessana e la Turris, ma rimane indimenticabile, indelebile nella memoria di tutti gli appassionati gialloblù la gara giocata al “Collana” di Napoli. Il 4 giugno del 1966, a termine di una lunga ed impervia stagione, i gialloblù conclusero la loro cavalcata con lo spareggio a tre per l’accesso alla Serie D, insieme alla Paganese e alla Turris. Il calendario del classico girone all’Italiana, oppone, come prima gara, i gialloblù contro i corallini, entrambi vincitori del proprio girone.

Una partita memorabile. Lo Stadio “Collana” di Napoli era tutto esaurito, come racconta lo storico difensore Pietro Canzano, infortunato per le finali, ma punto fermo di una Sessana storica, memorabile. Un infortunio grave nella settimana antecedente la gara bloccò Canzano, la gara vedeva i gialloblù sfavoriti, la Turris era seguita da tantissimi tifosi, ma il popolo Sessano non fu da meno. In quella partita la Turris attaccava veementemente, a tutta forza, spinta dai tifosi Corallini, ma gli attacchi dei biancorossi furono fermati dalle strepitose parate del portiere gialloblù Carlo Oriente, ex portiere della Turris. Piano piano, ricorda ancora Canzano, la Sessana incominciava a venir fuori con il gioco palla a terra, Mazza e Troilo erano scatenati in avanti, Savarese e Colagiovanni danzavano con il pallone, ad inizio ripresa ancora Mazza, calciatore straordinario, segnò l’1-0 con un gran tiro. La Sessana più volte andò vicina al raddoppio, la Turris fu sorpresa dalla grande forza della squadra Aurunca che portò a casa il risultato e mezzo piede in Serie D.



Il cordoglio. La vittoria, anche quella finale, fu dedicata alle tre persone scomparse in un’incidente stradale, il calciatore Laudato ed i dirigenti Lombardi e De Santis. In quella partita la Sessana giocò in 14, dall’alto le tre persone erano vicine come non mai. Storica fu la prima gara dopo il tragico evento, 7-1 contro la Rinascita Frattese, una vittoria travolgente che coinvolse tutto il pubblico, oramai la squadra ed i tifosi viaggiavano all’unisono.

I ricordi. L’episodio più curioso fu – ricorda divertito Canzano – nella gara contro la Paganese al vantaggio gialloblù un tifoso per la gioia nel troppo stringere il difensore in tribuna, quasi lo affogava. “Ho vissuto 7-8 anni della mia vita a Sessa Aurunca, mi sono trovato benissimo e quando posso ritorno volentieri. Amo i calciatori che s’impegnano in campo; l’impegno, la caparbietà a volte contano di più della classe. Ho un bellissimo ricordo di quelle giornate, dispiaciuto per non poter giocare, ma la gioia finale della Promozione m’ha entusiasmato tantissimo. Ora mi godo questa Sessana che gioca bene e lotta su ogni pallone”. Lontano per il lungo corso della vita, il difensore Pietro Canzano è un accanito e scatenato tifoso gialloblù, il lungo tragitto Terracina-Mondragone lo fa molto volentieri, insomma è un Sessano DOC. Sarà una grande gara, bellissima da vedere, ci sono tutti gli elementi per un nuovo match storico, magari di una vittoria gialloblù.

MARCELLO LIBRACE

UFFICIO STAMPA SESSANA


error: Content is protected !!
P