Sessana, parla Improta: “Chi è stato causa del suo mal, pianga sé stesso”



Mariano Improta, direttore generale della Sessana
Mariano Improta, direttore generale della Sessana

La Sessana vince a tavolino la gara di Orta di Atella. Come tutti ormai sapevano, il Direttore di Gara aveva continuato, nel secondo tempo, la gara pro forma. Ora la classifica ufficiale vede gli Aurunci al primo posto e, con due gare dal termine del campionato, sono gli autentici favoriti alla vittoria finale. Purtroppo in questi casi ci sono accuse e polemiche che non finiranno subito; a tal proposito abbiamo interpellato il direttore generale della Sessana, Mariano Improta, che ha provato a chiarire quanto successo.

L’attesa è finita. Il Giudice si è pronunciato  e l’esito è stato quello che tutti ormai davano per scontato.



“Sono stati undici lunghi giorni di attesa sfibrante. La Sessana e l’Ortese si giocavano una bella fetta di campionato in un referto arbitrale che doveva chiarire come si erano svolti i fatti a Orta di Atella. Il Giudice Sportivo si è espresso con un verdetto chiaro e che non lascia dubbi su come sono andate le circostanze”.

Le polemiche, prima e dopo il verdetto sono state numerose. Accuse precise e alcune fin troppo dure?

“Penso che siano tutti adulti e vaccinati. Chi fa certe dichiarazioni se ne assume la responsabilità perché rimangono scritte e, se cancellate, restano impresse nella mente delle persone accusate; sono indelebili.

In questa vicenda la Sessana è stata parte ‘inattiva’ in tutti i sensi. Tutto quello che è successo, è una faccenda tra il Direttore di gara e tutta la società Ortese. Noi abbiamo solo giocato a calcio. Non abbiamo protestato, litigato o fatto scena con nessuno. Chi è stato ‘causa del suo mal, pianga sé stesso’. Noi non possiamo farci niente”.

Le accuse che più fanno male ?                                                                

“Nessuna accusa ti può fare del male se in cuor tuo hai la certezza di non aver fatto male o nociuto a qualcuno. Io ho sempre dormito bene. Gli altri non so! E’ stato detto che io ho avuto ‘sempre le mani in pasta per le designazioni arbitrali’ o mi hanno chiamato ‘ladrone’ ma tutto ciò non mi scalfisce. Semmai tali parole potranno offendere il presidente del Comitato Regionale Campania. Dico di più. Se avessi avuto quel potere non avremmo mai perso il derby di Cellole e ora saremmo in vetta con 64 punti. Invece a Cellole, con i tifosi di entrambe le tifoserie a contatto e senza divisioni, è stata una grande partita, persa per merito del Cellole. Come bellissima è stata la gara di Orta di Atella nel primo tempo dove, a partita vera, si sono scontrate due bellissime squadre ben allenate fisicamente e tatticamente”.

Quindi ora cosa si aspetta?

“Ora cerchiamo di terminare il campionato nel migliore dei modi completando l’opera. I have a dream: quello di vedere la  Sessana in Eccellenza”.

 

            


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