Il Giudice Sportivo condanna l’Ortese: Sessana vince a tavolino



Giudice sportivo 2-sportcasertanoSciogliendo la riserva del comunicato ufficiale dello scorso 27 marzo 2014, il nuovo comunicato uscito oggi  (3 marzo 2014) ha ufficializzato la decisione del giudice sportivo che, basandosi sul referto di fine gara dell’arbitro Epifanio Nunziata di Torre Annunziata, ha decretato la vittoria a tavolino in favore della Sessana nel big match della 27^ giornata di campionato. Oltre alla sconfitta a tavolino la Real Ortese è stata multata della somma di € 470 per le intemperanze dei propri tifosi e, alle squalifiche ricevute nel precedente comunicato. Grazie a questo responso, la Sessana sale a 62 punti e balza in testa alla classifica del girone A di Promozione, davanti all’Hermes Casagiove, ferma a 61 lunghezze. L’Ortese rimane al terzo posto con 59 punti.

ECCO IL COMUNICATO UFFICIALE



Il G.S.T., sciogliendo la riserva di cui al C.U. n. 83 del 27 marzo 2014, pag. 1964, sentito il direttore di gara opportunamente convocato per chiarimenti, rileva che:

– al 41’ del primo tempo veniva espulso il calciatore dell’Ortese Calcio, sig. Di Maio Mario, per aver assunto un atteggiamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro; alla notifica del provvedimento disciplinare, lo stesso calciatore spintonava, ingiuriava e minacciava il direttore di gara;

– anche altri calciatori dell’Ortese Calcio si avvicinavano all’arbitro, lo ingiuriavano e minacciavano e tra questi l’arbitro riconosceva il n. 9 Di Palma Simone, il n. 4 Pellino Nicola ed il n. 8 Celio Nicola; dopo circa tre minuti il Di Maio si convinceva a lasciare il terreno di giuoco e giunto nei pressi degli spogliatoi, ritornava nuovamente all’interno del terreno di giuoco con l’intento di aggredire l’arbitro, ma non vi riusciva perché trattenuto da un compagno di squadra e da un Dirigente della società Ortese Calcio; nella circostanza, alcuni sostenitori dell’Ortese Calcio ingiuriavano e minacciavano la terna arbitrale: uno di essi lanciava all’interno del terreno di giuoco un tubolare metallico della lunghezza di circa un metro con l’intento, non riuscito, di colpire un assistente arbitrale;

– anche il capitano dell’Ortese Calcio, Riccardo Giovanni, rivoltosi ai sostenitori locali, rivolgeva ingiurie all’arbitro. L’arbitro precisa che la sospensione della gara dovuta alle intemperanze dei calciatori e dei sostenitori locali durava circa cinque minuti; alla ripresa del giuoco le minacce dei calciatori comunque continuavano; il direttore di gara precisa, inoltre che, per le ingiurie e minacce ricevute, avrebbe dovuto sanzionare i calciatori responsabili con il provvedimento dell’espulsione e conseguenzialmente sospendere definitivamente la gara, ma al fine di tutelare la propria incolumità, nonché quella dell’assistente arbitrale, ometteva di prendere alcun provvedimento disciplinare e decideva opportunamente di continuare la gara pro-forma. Alla fine del primo tempo, nel raggiungere gli spogliatoi, l’arbitro notava la presenza di un congruo numero di estranei (circa una ventina), uno dei quali assumeva un atteggiamento ingiurioso e minaccioso nei suoi confronti e solo grazie all’intervento di un commissario di campo poteva raggiungere il proprio spogliatoio senza problemi. Riferisce, infine, l’arbitro che la gara, nel corso del secondo tempo, è stata arbitrata con l’adozione di decisioni tecniche e disciplinari difformi rispetto al reale svolgimento della stessa. P.Q.M., tenuto conto sia di quanto riportato sul rapporto arbitrale, sia di quanto precisato dall’arbitro in sede di audizione, emerge il particolare clima di tensione venutosi a creare sul terreno di giuoco, dove buona parte dei calciatori della società Ortese Calcio, come innanzi descritto, si rendevano responsabili di gravi minacce rivolte al direttore di gara e che contestualmente il pubblico locale assumeva un atteggiamento minaccioso nei confronti della terna arbitrale fino al punto di lanciare in campo, perfino, un tubolare metallico, questo G.S.T. ritiene legittima la decisione adottata dal direttore di gara di continuare la gara pro-forma, resasi necessaria al fine di tutelare la propria incolumità e quella degli assistenti arbitrali. Pertanto 

DELIBERA

di infliggere, ai sensi dell’art. 17 del C.G.S., la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0 – 3 alla società Ortese Calcio; di sanzionare con la squalifica per due gare effettive il calciatore Riccardo Giovanni della società Ortese Calcio (sanzione non riportata sul Comunicato Ufficiale n. 83 del 27 marzo 2014); in ordine ai fatti innanzi descritti, di comminare alla società Ortese Calcio l’ammenda di € 70,00, per il comportamento dei propri sostenitori. 

 

Come se non bastasse, però, per il troppo nervosismo del post partita nel derby contro il Sant’Arpino, pareggiato dagli atellani, ne ha pagato le conseguenze il segretario Miscino, in più l’Ortese dovrà pagare un’ammenda di 470 euro.

AMMENDE

Euro 470,00 ORTESE CALCIO

Propri sostenitori, a fine gara, scavalcavano la rete di recinzione e minacciavano ed aggredivano alcuni calciatori locali. All’arrivo della polizia, rivolgevano ingiurie e minacce ai commissari di campo ed agli Organi Federali. (R.c.c.).

 

A CARICO DIRIGENTI

INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITÀ FINO AL 31/12/2014

MISCINO ARNALDO (Ortese Calcio)

Ad inizio gara, assumeva atteggiamento irriguardoso nei confronti dei tesserati ospitanti. A fine gara,

aggrediva e minacciava i calciatori del Sant’Arpino. (R.c.c.). 

 


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