Post gara Gladiator-Matera, mister Chiricallo “Eravamo in emergenza, Gladiator squadra non facile. Non si vince solo coi nomi”



Marcello Chiricallo, tecnico del Matera (foto: calcionapoletano.it)
Marcello Chiricallo, tecnico del Matera (foto: calcionapoletano.it)

Al ‘Piccirillo’ il Gladiator stende il Matera, che deve masticare ancora amaro in Campania dopo la sconfitta rocambolesca contro l’Ischia di mercoledì. Ieri sera l’avvicendamento in panchina per gli azzurri con Silipo esonerato dopo la rifinitura e l’arrivo dell’ex tecnico del Neapolis, Marcello Chiricallo. Il quarto allenatore per i materani. Il risultato di 3-0 non lascia spazio ad interpretazion e negli spogliatoi, per una decina di minuti, patron Columella si intrattiene con Chiricallo, prima di lasciarlo ai giornalisti. Il tecnico è il nuovo allenatore del Matera da meno di 24 ore e di certo non poteva fare il miracolo. Caputo e Oliveira in campo, una scelta che sa più di una decisione calata dall’alto come riferito anche dagli addetti ai lavori lucani, con Ceccarelli nemmeno in panchina.  “Eravamo in piena emergenza per una serie di motivi – esordisce Chiricallo nella sua disamina del match – e in più mancavano i 3 centrali difensivi. Ho preferito Marinucci Palermo perché poteva essere adattato e ovviamente abbiam perso qualcosa a centrocampo. Nel primo tempo, però, abbiamo retto bene e in più ci siamo proposti un po’ di più in avanti. Il Gladiator non ha creato troppe occasioni da rete, al di là del vantaggio. Nella ripresa – continua il mister – siamo calati, ma si sapeva che i nostri avversari sono una squadra tosta, che non ha mai perso e che in casa stanno trovando continuità. Peccato”. Chiricallo si sofferma anche su ciò che è accaduto. “Solo ieri pomeriggio ho avuto il primo approccio con la squadra e non posso fare miracoli in un giorno. Certo è che per cambiare 4 allenatori vuol dire che questo gruppo qualche problema ce l’avrà e lo scopriremo da martedì. Ho parlato col presidente nel dopo gara e cercherò di metterci del mio per arrivare ai play-off nel migliore dei modi. Sono convinto – conclude il tecnico – che le buone squadre non le fanno i nomi importanti, ma lo spirito di sacrificio degli atleti e questa è una cosa di cui tener conto”. Magari ‘la mano’ del mister potrà cominciare a vedersi dalla prossima gara, una volta conosciuti meglio i calciatori. Ma la richiesta di sacrifici deve, a questo punto, essere da monito per l’immediato futuro del Matera, ora a 10 punti dal secondo posto, occupato proprio dal Gladiator che dopo essersi imposto all’andata si è ripetuto anche al ritorno con Manzo che ha siglato 3 dei 4 gol dei sammaritani nel doppio confronto.




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