Maresca ed il piacere di stupire tutta Caserta



Giuliano Maresca

«E’ successo che fino a quattro minuti dalla fine, abbiamo raschiato il fondo del peggior basket che abbiamo giocato fino a questo momento della stagione». Esordisce cosi, con questa dichiarazione Giuliano Maresca nel commentare la vittoria dopo un tempo supplementare contro la Bancatercas. Una vittoria che ha si rilanciato il sorriso sulla bocca dei tifosi per la grinta e la voglia di non mollare mai mostrata dai bianconeri nelle battute finali della sfida, ma che per un certo verso non su quella della dirigenza bianconera, dal momento che l’infortunio di Stipanovic ed i vuoti di roster, specialmente nel ruolo di playmaker, hanno dato una ulteriore dimostrazione che forse qualcosa va fatto e come.
«Ad un certo punto – ha continuato il giocatore romano ex Enel Brindisi – ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che ormai peggio di quello che avevamo fatto non potevamo fare e che quindi potevamo solo migliorare. Non nascondo che ad un certo punto abbiamo anche pensato a come salvare la differenza canestri in vista della sfida di ritorno, ma poi tutto è cambiato. Ci siamo avvicinati sempre di più e nei secondi finali di partita Righetti ha completato l’opera mettendo a segno la tripla che ci ha dato la possibilità di restare in vita per altri cinque minuti. Poi quando è iniziato il supplementare sentivamo che non potevamo perdere. E’ stata una partita a parte che noi abbiamo giocato come sapevamo».
In particolare cosa non vi è riuscito come volevate in termini di basket giocato?
«Siamo stati troppo lenti ne far uscire la palla dai pick and roll di Collins con la difesa che lo ha sempre pressato per togliergli quella visione e quella gestione della palla che per noi è importantissima. Troppo lenti anche per colpa nostra che non gli abbiamo dato una grossa mano. Ormai le difesa sanno quali sono i nostri punti forti e quali i punti deboli e quindi provano ad eliminare i primi e a mettere in evidenza i secondi. L’avere solo Collins in cabina di regia, in questo momento, è un punto debole, gli avversari lo sanno e quindi da parte nostra dobbiamo tutti dargli una mano per limitare questa grande pressione quando gioca nel ruolo di playmaker».
Ad un certo punto sembrava ci fosse stato anche un piccolo battibecco tra te e Righetti. Forse un po’ di tensione in più?
«Assolutamente no, anche perché con Alex siamo molto amici e quindi non ci sarebbero motivi per creare un battibecco. Sono cose che capitano quando c’è un’incomprensione in difesa, ma tutto nasce e muore in quel momento».
Tutti ricorderanno la tripla ed i 30 punti di Righetti, ma la vittoria contro Teramo è anche merito del 3/3 dalla lunga distanza di Giuliano Maresca…
«Era pure ora che tornassi a segnare come sapevo. L’ho sempre fatto e mi stupisce – con tanto di sorriso sulle labbra – che tutti si stupiscano di questo mio 3/3. Per un tiratore è cosi. Ci sono dei momenti in cui tutto va storto e si tira con percentuali basse, ma quello che bisogna fare è continuare a lavorare e tirare. Questo è quello che sto facendo anche perché giorno dopo giorno negli allenamenti c’è tanta fiducia sia della squadra che del coach e dello staff nei miei confronti e quindi questo mi fa stare molto più tranquillo e spero di continuare a tirare con queste percentuali».
Oltre ai due punti contro Teramo, cosa altro trovate sotto l’albero di Natale?
«La speranza è di ritrovare la caviglia di Stipanovic che è incappato in un altro infortunio – conclude il gicoatore romano ­-. Speriamo che non sia niente di gravissimo sia per lui che per noi, dal momento che ora avremo un periodo durissimo in cui dovremo giocare tre partite una a pochi giorni di distanza dall’altra e quindi la condizione fisica è importante, anche se poi da questo punto di vista non sono preoccupato, considerando che abbiamo uno staff grandissimo e di livello che ci saprà guidare attraverso questo momento complicato».




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