La fiducia verso Rose, un passo che va fatto



Rose in entrata

E’ il giocatore su cui sono state spese troppe parole di critica in appena tre partite nonostante la Juve sia, clamorosamente, capolista ed unica compagine imbattuta del campionato. Su Weyinmi Rose è cominciato un acceso dibattito nella tifoseria: le due fronde di pensiero che, ormai, sono prassi in Terra di Lavoro. Ogni anno viene preso un giocatore, quello che in partenza convince di meno solitamente, e viene analizzato ‘passaggio dopo passaggio’ quel che fa sul legno. Premesso che ognuno ha il sacrosanto diritto di pensare e giudicare, ma andrebbe fatto tutto con maggiore pacatezza: c’è chi riteneva Stipanovic un brocco prima ancora di vederlo giocare ed oggi lo esalta facendolo diventare l’eroe cittadino. C’è chi diceva che Maresca e Righetti erano finiti, eppure oggi sono tra i principali artefici di questa meravigliosa posizione di classifica. Su Rose viene commesso l’errore madornale di pensare che il giocatore, col passaporto americano debba, sempre e comunque, fare 20 e passa punti. I tempi sono cambiati, adesso anche i giocatori statunitensi devono far parte di un sistema. Rose, tutto sommato, non è andato male finora: con Treviso ha realizzato i 4 punti decisivi, contro Casale ha giocato ben fin quando non s’è infortunato (out con Varese, ma in campo con Pesaro). Di fatto ha bucato solo a Siena. Certo, non sta avendo il rendimento di Smith, ma prima di crocifiggerlo bisogna aspettare. E anche parecchio.




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