Per l’Aversa punto d’oro in casa del Lamezia



Castaldo tornato in campo dopo il turno di riposo

Un buon pareggio in casa dell’unica squadra ancora imbattuta in campionato. Ai punti l’Aversa Normanna ha dominato la prima frazione, la squadra calabrese il secondo tempo. Uno 0-0 che però ridona alla Normanna il punto perso in settimana per la burocrazia della Commissione Disciplinare, per la Vigor Lamezia un punto che permette di continuare nella striscia positiva e nell’imbattibilità.  Il match si apre con un azione capitata sui piedi dell’attaccante dell’Aversa Normanna Longobardi, che servito da Marano dal limite dell’area, non è veloce nella conclusione e si fa rimpallare la conclusione dalla difesa lametina. Passano 4 minuti e i granata vanno vicinissimi al gol del vantaggio: cross dalla trequarti, palla per Zolfo che appoggia per Mattera, che senza pensarci calcia di prima violentemente, ma è sfortunato nell’occasione dato che il pallone si stampa sul palo e ritorna al centro dell’area, su cui il primo ad arrivare è il Mago Grieco che però non angola e permette all’estremo difensore Forte di respingere la sfera fuori area. La prima azione dei calabresi arriva solamente al 20′ con Mangiapane da punizione, ma il suo pallone finisce di poco a lato. Alla mezz’ora ci prova anche il terzino Letizia, che servito sulla velocità da Varsi, dopo aver superato anche il portiere avversario, si allunga il pallone e quasi dalla linea di fondo prova a rimettere al centro ma il pallone va fuori. Al 39′ Mancosu ci prova dal limite dell’area ma il suo tiro finisce sul fondo. E’ l’ultima azione della prima frazione, che ha visto la squadra di mister Romaniello condurre il gioco per buona parte dei 45 minuti, ma il problema è sempre lo stesso: finalizzare. Nella ripresa ci prova per primo ancora Mancosu al 46′, che da posizione defilata, prova un tiro-cross che il portiere Gragnaniello non si fa sfuggire dalle mani. Al 57′ brivido per i difensori centrali della Normanna che si dimenticano in area di Cane, che appostato sul secondo palo non riesce nel tap-in vincente su punizione dai 30 metri di Mangiapane, tra la disperazione dei tifosi biancoverdi presenti numerosi sugli spalti. Tre minuti dopo è ancora Cane ad essere pericoloso in area di rigore granata: imbeccato sulla velocità da ancora Mancosu viene fermato solamente a pochi istanti dalla conclusione da una tempestiva uscita disperata di Gragnaniello. E mentre la Vigor Lamezia attacca alla ricerca del gol, l’Aversa Normanna in contropiede cerca di ‘beffare’ i ragazzi di mister Costantino, e ci va vicinissimo con Longobardi, che da solo davanti alla porta, dopo un passaggio smarcante eccezionale di Grieco, sull’uscita del portiere Forte prova un pallonetto che poteva essere evitato magari con un dribbling, e il pallone finisce incredibilmente alto sulla traversa. I compagni di squadra che già pregustavano il gol, si portano le mani alla testa per la disperazione. Al 75′ Lattanzio, appostato sul primo palo, riceve un pallone dal fondo, e devia: la sfera dà l’impressione del gol, ma è solamente la parte esterna della rete. Negli ultimi 15 minuti succederà ben poco, e l’arbitro dopo 4 minuti di recupero manda tutti negli spogliatoi, per un punto giusto che accontenta probabilmente le due squadre. E’ il secondo punto in trasferta per Romaniello e i propri ragazzi, ma conquistarlo con una pretendente alla promozione ha un valore diverso.

Vigor Lamezia (4-2-3-1): Forte; Rondinelli, Gattari, Marchetti, Bonasia; Cerchia, Giuffrida; Cane (dal 29’st Erbini), Mangiapane (dal 18’st Lattanzio), Mancosu; De Luca (dal 38’st Romero). A disp: Calderoni, Mercurio, Visone, Sbravati. All. Costantino



Aversa Normanna (4-2-3-1): Gragnaniello; Diana, Mattera, Castaldo, Vitale; Zolfo, Marano; Varsi (dal 21’st Varriale), Grieco (dal 35’st Petagine), Letizia; Longobardi. A disp: Russo, Campanella, Sorrentino, Piccirillo, D’Agostino. All. Romaniello

Arbitro: Marco Zappatore di Taranto

Note: Terreno in cattive condizioni. Ammoniti Castaldo (A), Bonasia (V), Mattera (A). Spettatori circa 1000. Prima del fischio d’inizio un minuto di silenzio in memoria di Giulio Campanati, ex presidente dell’Aia.

Ernesto Di Girolamo


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