Il falco ha paura di volare



Il campanello d’allarme era già suonato domenica contro il Francavilla. Qualche errore di distrazione, poca incisività negli ultimi venti metri, una manovra che lasciava ancora tanti dubbi. “Ma giocare a Caserta non è mai facile” dicevano alcuni in sala stampa. Evidentemente non è facile indossare la maglia rossoblù. Evidentemente è troppo pesante perchè quello che è accaduto oggi a Oppido Lucano non avrebbe bisogno di commenti. E invece è giusto porre l’accento su cosa non va. Pardon, per motivi di tempo poniamo l’accento su quello che va…Ma riflettendoci bene cosa va? Vogliamo parlare della difesa che al primo errore è stata punita? In settimana urge (sottolineato tre volte e in rigoroso maiuscolo) un altro difensore. Il centrocampo? Con Della Ventura e Pontillo si è visto qualcosa di positivo ma i due hanno giocato a corrente alternata. L’attacco? Cortese si è sbloccato, vero, ma non è bastato. Dimatera è ancora alla ricerca di se stesso e Di Ruocco ha talento ma in due gare non lo ha ancora dimostrato. Troppo presto giudicare Majella (anzi impossibile), mentre di Monaco siamo d’accordo con chi dice che ha grandi numeri ma non li tira fuori ed è innamorato del pallone. La domanda dunque sorge spontanea: tutto da rifare? Ni. Toccherà a Feola far quadrare il cerchio. Impresa non impossibile però dovrà riuscirci entro domenica. Contro la Turris non vincere aprirebbe ufficialmente la crisi e con i tifosi che hanno già raggiunto la soglia della sopportazione lo scenario che si prospetterebbe sarebbe sportivamente drammatico. Perciò caro falco rimboccati le maniche e torna a volare.




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