L’augurio di Phil Martin: “Caserta volerà ancora”



Phil Martin in azione

Tre anni all’ombra della Reggia sono bastati per far restare per sempre Phil Martin un figlio adottivo di Terra di lavoro. Tre anni in cui il canadese uscito da Hawaii University si è messo in gioco, ha deciso di affrontare l’esperienza della lega A per continuare a crescere per lui che invece poteva essere un giocatori di buonissimo livello della Legadue. Tre anni in cui ha eseguito alla lettera ogni tipo fi indicazione che gli è stata data da parte dello staff tecnico e di coach Pino Sacripanti in primis che lo ha sempre elogiato. Poi nel giorno della rivoluzione, il suo è stato uno dei nomi che alla fine ha dovuto lasciare Caserta, la Juve, ma soprattutto i tifosi con i quali ha sempre avuto un rapporto particolare. Ed allora dopo il trasferimento ancora più a Sud di Caserta, accettando un’altra sfida, quella di Barcellona Pozzo di Gotto (torna in riva al mare dopo l’esperienza sassarese di qualche anno fa ndr), il saluto del lungo canadese a quella che è stata la sua ‘terra’ per anni.

La prima cosa che ti viene in mente quando ti si chiede di Caserta?



«Prima di tutto tantissimi amici – esordisce lo stesso Phil Martin –  poi un pubblico caloroso e che non dimenticherò mai, ma anche una mozzarella incredibile»

Cosa ti ha dato come giocatore questi anni in maglia Juvecaserta?

«Prima di tutto tanto rispetto ed orgoglio. Sono migliorato tanto in questi anni e dal mio punto di vista ho dato sempre tutto quello che potevo, quando ne avevo la possibilità. Quindi ringrazio tutto e tutti per questi anni trascorsi a Caserta».

Di sicuro avrai avuto modo di leggere e di sapere della nuova squadra bianconera. Quale il tuo giudizio?

«Certo che mi sono informato. Credo che abbiano lavorato bene in estate, hanno fatto un grande lavoro, visto che non è mai facile quando si devono trovare e mettere assieme tanti giocatori. Un lavoro che è culminato con l’allestimento di un roster di buon livello, con ottime qualità e punti di forza e credo che sicuramente si tratterà di una squadra che renderà orgoglioso il pubblico che la segue».

Leggendo i nomi del nuovo roster, secondo te quale potrebbe essere la più grande sorpresa per la Juve nella prossima stagione?

«Non è un nome nuovo, ma io sicuramente punto su Aaron Doornekamp. La sua presenza cambiava il volto della nostra squadra in passato e credo che sia un tassello importante e fondamentale anche nella prossima. E’ giovane, ma con la giusta esperienza non solo internazionale, ma anche di questo campionato. E’ un giocatore che può dare tanta energia non solo per se stesso, ma a tutta la squadra. Quest’anno ha di nuovo la possibilità di scendere in campo con continuità e quindi credo che possa essere una presenza importante per la Juve».

Anche se non fai più parte della Juve, cosa ti aspetti dai bianconeri nella prossima stagione?

«Io porterò Caserta per sempre nel mio cuore, quindi mi aspetto sempre il meglio e spero che possano ottenere quanto di meglio si possa fare dal prossimo campionato. Spero che possano, magari ripetere un campionato tipo quello di due anni fa. Glielo auguro con tutto il cuore».

Arrivando al presente, come procede la tua nuova avventura in Sicilia?

«Molto bene. Sto vivendo questa nuova esperienza sia come posto che come lavoro. Quando sono arrivato ho trovato subito un grande ambiente sia come compagni di squadra che come staff tecnico che mi hanno fatto sentire subito a mio agio».

Che cosa ti aspetti dal punto di vista personale dalla prossima stagione?

«Questa per me è una grande opportunità. L’opportunità di vincere il campionato e quindi voglio dare tutto quello che ho accumulato in questi anni. Le motivazioni per arrivare fino alla fine non ci mancano e credo che con il giusto mix e la giusta amalgama come gruppo potremo toglierci tante soddisfazioni».

E dalla prossima Legadue, cosa ti aspetti?

«Come al solito è un campionato difficile, per noi ancora di più. Barcellona è tra le prime quattro squadre di questo torneo e con grande ambizioni e quindi ogni giorno dovremo dare il massimo per essere in vetta e davanti alle altre contendenti. La ricetta per vincere è sempre la stessa: concentrazione sin dalla prima partita e dal primo minuto, lavoro in palestra e tanto lavoro di squadra».

Domenico Pezzella


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