Per il Miseria e Nobiltà spettacolo e tre punti d’oro



Doppietta per Massimo D'Angelo

Match entusiasmante e divertentissimo quello vinto dal Miseria e Nobiltà per 8-6, sulla Trilem Napoli che ci ha sperato fino in fondo, dimostrando carattere e tanta qualità. L’inizio è positivo per i locali, con il sinistro di D’Angelo che brucia il portiere avversario: al 5° minuto è già 1-0. I napoletani non si scoraggiano ed impattano il pareggio con Cozzolino, il migliore dei suoi. L’equilibrio regna sovrano e gli arbitri De Martino e Beneduce fischiano la fine di una prima frazione senza troppi emozioni. Emozioni che si scatenano nei secondi 30 minuti. Ci pensa Verdicchio ad entusiasmare i tifosi con il destro che vale il nuovo vantaggio. In contropiede il Maddaloni trova il 3-1 con uno straordinario Cataldo, super in fase difensiva e abile in attacco a sfruttare l’assist di Verdicchio. Troiano accorcia le distanze e la Trilem si rende pericolosa più volte. I padroni di casa sentono la pressione, ma a togliere le castagne dal fuoco è come sempre D’Angelo, 4-2 e partita che sembra avviata sui binari giusti. Ma la partita è tutt’altro che finita. Cozzolino prima ed Aliano poi, agguantano il pareggio, frutto delle solite distrazioni difensive. Quando siamo intorno al 45°, però, Fusco decide di salire in cattedra: egoista e cinico, fa esplodere la gioia del pubblico di casa, con i due gol di potenza e precisione. La Trilem non si da affatto per vinta e realizza il 6-5. Nuova esultanza per i locali quando Langella realizza il 7-5 della sicurezza, ma non è ancora finita. Di Vico deve impegnarsi in qualche parata salva risultato. Aliano non demorde e con la rete del 7-6 il finale è vietato ai deboli di cuore. All’ultimo minuto, Langella firma la doppietta, concedendo l’ultima emozione di un match a dir poco scoppiettante. I tre punti servono eccome alla squadra del presidente Verdicchio. Sul PalaFeudo cala il sipario sull’immagine della panchina in festa, in attesa dello scontro salvezza in programma sabato prossimo, tra Futsal Solofra e Miseria e Nobiltà.

Marco Petriccione




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