SAN PRISCO – Quando hai il goal nel sangue, non c’è rete che non vuoi gonfiare. Salvatore Fusco, il goal lo percepisce, lo annusa, lo studia e lo concretizza. Da sempre, sin dai primi anni nella scuola calcio di papà Massimiliano (ex calciatore con Marcianise e Bojano), nelle esperienze successive con Benevento e Gladiator ed adesso, nell’Avellino.
CAPOCANNONIERE. Sin dal suo approdo in Irpinia, il baby bomber classe 2005 di San Prisco ha fatto intravedere le sue doti innate: fiuto del goal, velocità e personalità nel ruolo di punta che si porta appresso dalla nascita. Salvatore segna a ripetizione ed in due anni ha conquistato entrambe le volte il titolo del capocannoniere. L’anno scorso ha siglato 24 goal complessivi nel campionato Under 17 Lega Pro (20 nel girone e 4 tra Ottavi e Quarti). Quest’anno si è ripetuto in Primavera 3, dove ha vinto la classifica marcatori con 15 goal in 19 partite con il team allenato dalla bandiera biancoverde Raffaele Biancolino.
FIUTO DEL GOAL NEL DNA. Numeri impressionanti per il ragazzino classe 2005 che si allena con continuità con la prima squadra dell’Avellino: convocato per sei volte da Massimo Rastelli per le partite ufficiali di Serie C, è rimasto fino a questo momento in panchina ma di lui tutti parlano un gran bene, ragion per cui nel finale di stagione è previsto il debutto ufficiale nella vecchia Lega Pro. Oramai in Irpinia gli osservatori di club di Serie A, tra cui il Milan, fanno la fila per assistere alle sue partite. E chissà che la sua carriera, nei prossimi mesi, possa spiccare il volo verso mete inimmaginabili.
