Ricordiamo la grande Juve Caserta degli anni 90



21 Maggio 1991, Phonola campione d’Italia

21 maggio 1991. La finale di gara5 al Forum di Assago deciderà lo scudetto della stagione in corso. A contendersi il titolo c’è l’Olimpia Milano da una parte, la Juve Caserta dall’altra. I pronostici sono tutti a favore della squadra lombarda, ma il punteggio finale dirà il contrario. 88-97 per i bianconeri e festa grande per il primo (e purtroppo unico) scudetto della squadra casertana.

In panchina Franco Marcelletti, che di Caserta è originario e che dell’allora Phonola Caserta si è preso cura a partire dal 1986, portandola a vincere prima la Coppa Italia nel 1988, poi il primo e unico campionato italiano di pallacanestro di una squadra meridionale.



In campo Ferdinando Gentile, casertano classe ‘67, simbolo e bandiera della squadra insieme al compagno di squadra e concittadino Vincenzo Esposito, soprannominato El Diablo, protagonista di un brutto infortunio subìto proprio in quel match ma rimasto a bordo campo fino alla fine. Insieme a loro Sandro el Grinta Dell’Agnello (top scorer della partita con 30 punti), Tellis Joseph Frank jr e Charles Edward Shackleford.

Il roster completo della squadra era composto, oltre ai già cinque citati, dal playmaker Cristiano Fazzi, dalla guardia Francesco Longobardi, dal pivot Massimiliano Rizzo, dalla guardia Segio Donadoni e dal centro Giacomantonio Tufano.

Fu una stagione particolare. L’apice di un decennio caratterizzato da una presenza costante in serie A1 e due finali dei playoff scudetto oltre alla già citata Coppa Italia del 1987-88. Purtroppo, però, la vittoria del titolo di campioni d’Italia fu un fuoco di paia che si spense presto. L’anno successivo arrivarono ottavi, quello dopo undicesimi, il seguente tredicesimi e retrocessi in Serie A2. Fine di un sogno.

La squadra attuale milita nel campionato di basket di Serie B, tra le favorite del Girone D, come testimoniamo le quote promozione come testimoniano le quote promozione dei siti non aams. La classifica dopo ventisei partite giocate recita meno sei punti dalla vetta. Quarto posto in solitaria che significa accesso ai playoff. La squadra allenata da Sergio Luise ne ha vinte 18 quest’anno, sfoggiando prestazioni sempre di livello.

Le ultime quattro gare che restano a fine stagione si preannunciano tirate e quantomeno decisive. Gli animi sono positivi, soprattutto dopo le ultime partite giocate, dove la squadra ha inanellato cinque vittorie di fila ed è riuscita a staccare la Geko PSA Sant’Antonio di due punti. L’obiettivo sarà mantenere, se non ampliare, questo distacco.

Virtus Cassino, Lions Bisceglie, Virtus Arechi Salerno e Luiss Roma sono, nell’ordine, le prossime sfide dei bianconeri. Non sono però partite semplici: nella gara di andata con il Cassino terminò 88-83 a favore dei rossoblu; poi la vittoria al Palazzetto dello Sport contro il Bisceglie per 97-82; e infine due sconfitte consecutive, prima contro l’Arechi per 99-82 e poi contro la Luiss per 71-82.

Serviranno prestazioni decisamente migliori di quelle dell’andata. Anche perché due partite su quattro sono scontri diretti. La Virtus Cassino dista solo due punti e i Lions Bisceglie sono a meno quattro. Perdere gli scontri diretti vorrebbe dire un possibile aggancio e conseguente sorpasso. L’ultima partita, poi, si giocherà contro la capolista romana. Meglio, dunque, non arrivare con l’acqua alla gola e riuscire a vincerne almeno due su tre.

L’appuntamento è fissato in calendario per domenica 16 aprile alle ore 18:00, dove al Palazzetto dello Sport di Viale delle Medaglie d’Oro andrà in scena la prima di queste ultime, decisive battute finali.


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