Carinola – Cellole può valere una stagione. Di fronte infatti due squadre con ambizioni diverse, ma con l’obiettivo comune dei tre punti per inseguire i rispettivi traguardi. Salvatore Nave, capitano dei gialloblu guidati da Scagliarini presenta così il match: “Mi auguro che prima di tutto sia una bella partita di calcio, a prescindere dal risultato. Queste sono le gare che ogni calciatore vuole giocare. Da Cellole ci saranno parecchie persone al seguito, quindi ci sarà un pubblico numeroso. Vogliamo dare uno schiaffo morale a chi ci ha criticato fin ad oggi e dimostrare il nostro valore anche contro la capolista. Non dobbiamo precluderci nulla, neanche la vittoria, perché ci servono punti per la salvezza”. Per l’attaccante in primis sarà una giornata di grande sport: “Il primo obiettivo in questa categoria a mio avviso deve essere quello di divertirsi, ma purtroppo sui campi se ne sentono di ogni genere. La nostra è una società tranquilla, che fa della sportività uno dei valori principi”. Il cambio tecnico in panchina ha dato una svolta alla stagione dei gialloblu: “Per quanto riguarda mister Scagliarini, i risultati parlano da soli. Lui è un ex della gara e speriamo di fargli un bel regalo. Il mister è un grande professionista. Anche se disputiamo la Prima Categoria cura tutto nei minimi dettagli”. Non mancano i rimpianti per i troppi punti persi per strada: “Si poteva fare molto di più dall’inizio, ma purtroppo nel calcio non tutti gli obiettivi si riescono a raggiungere. Evidentemente con mister Liberti qualcosa non è andato e quando si vengono a creare determinate dinamiche i risultati non arrivano. Vale dalla Serie A alla Terza Categoria . Per quando mi riguarda io do sempre il massimo, a prescindere dal mister. Mi avrebbe fatto piacere se Liberti fosse rimasto, ma non c’erano più i presupposti. Ad oggi sono felice dell’arrivo di Scagliarini perché grazie a lui stiamo facendo bene. Il Cellole penso un po’ ci tema visto il nostro recente andamento”. Sprint finale che vede il Carinola a caccia di punti importanti: “Giocheremo tutte le partite fino alla fine col massimo impegno. E’ chiaro che dobbiamo fare i conti con i numeri. Una volta raggiunta salvezza matematica potremo giocare più liberi con la testa e senza pressione“.
