La corsa del Volturno femminile si è conclusa in semifinale playoff, fermata dall’Acquatica Torino. Un epilogo che non cancella l’eccezionale cammino di una squadra profondamente rinnovata, capace di chiudere il campionato di A2 al secondo posto e andare oltre ogni pronostico.
A tirare le somme di una stagione più che positiva è il presidente Salvatore Napolitano, che sottolinea come questo sia stato un anno di transizione e rinascita:
«Dopo la cocente delusione della finale persa in casa lo scorso anno, abbiamo voltato pagina. Con l’arrivo in panchina di Roberto Brancaccio al posto di Mauro Occhiello, è cominciato un nuovo progetto pluriennale. A settembre avevamo solo due atlete in rosa: oggi chiudiamo la stagione tra le prime quattro. È un risultato che parla da solo».
Il percorso è stato tutt’altro che semplice: un gruppo ricostruito da zero, l’inserimento di molte giovani, e un’idea chiara di ricostruzione a lungo termine.
«Avevamo una sola certezza: ricominciare. Nel femminile, purtroppo, c’è una cronica scarsità di giocatrici, e mettere insieme dodici ragazze disponibili è già stata una vittoria. Il fatto che molte di loro vengano dal nostro vivaio rende il tutto ancora più significativo», aggiunge Napolitano.
In acqua, il Volturno si è mostrato tenace e determinato, perdendo solo due gare in tutto il campionato. Una dimostrazione concreta del valore del lavoro tecnico svolto.
«Essere arrivati così lontano con una squadra così giovane e in costruzione è un merito enorme per tutte. Nessuno si aspettava questi risultati, eppure ci siamo arrivati con forza e carattere», continua il presidente.
Il futuro, intanto, si costruisce già da ora. Le basi per il 2026 sono state gettate e, secondo Napolitano, c’è tutto il potenziale per fare ancora meglio.
«Ringrazio lo staff e le ragazze: hanno dato tutto. L’arrivo di Petasi e Sanchez aveva suscitato qualche dubbio, ma si sono rivelate fondamentali. Tutte hanno confermato la volontà di restare. Ripartiremo da un gruppo coeso e solido. Il mercato? Nel femminile è sempre complicato, ma valuteremo insieme a Brancaccio come rinforzare la squadra».
Proprio il tecnico Brancaccio sarà il fulcro del progetto futuro.
«Roberto ha fatto un lavoro eccellente, dentro e fuori dalla vasca. Non servono troppe parole: chi lo conosce sa che è una figura rara, sia come allenatore che come uomo. Resterà con noi e continuerà a guidare questo percorso di crescita. Ci vorrà ancora tempo, ma siamo sulla strada giusta per raggiungere grandi traguardi».