Dopo giorni di tensione e incertezze, è stata finalmente siglata l’intesa tra il consorzio incaricato della costruzione del nuovo stadio e l’imprenditore di Ferentino, segnando la conclusione di una trattativa complessa e delicata.
«Abbiamo lavorato duramente, ma siamo riusciti a trovare un’intesa che accontenta tutte le parti coinvolte», ha dichiarato Domenico Diana, titolare dell’impresa edile associata con il consorzio Conpat, che prenderà in carico l’intervento di ristrutturazione dell’impianto di viale Medaglie d’Oro.
L’accordo, raggiunto giovedì sera al termine di una giornata particolarmente intensa, prevede il passaggio del 66% delle quote della Caserta Stadium – la società titolare dell’appalto da 51 milioni – da Aurora Immobiliare, azienda di Ciuffarella, a Conpat. La Casertana manterrà una partecipazione del 19%. L’intesa sarà ratificata ufficialmente nei prossimi giorni davanti a un notaio.
Già a metà giornata, il presidente D’Agostino aveva sciolto le riserve annunciando la volontà di iscrivere la Casertana al prossimo campionato, dopo le incertezze emerse nei giorni precedenti. Lo scontro iniziale con Ciuffarella, legato ai termini della cessione delle quote, sembrava aver compromesso tutto. Poi, però, la mediazione – lunga e non priva di ostacoli – ha portato al riavvicinamento.
Fondamentale il ruolo di Domenico Diana e del Consorzio, ma anche quello di Massimo Vecchione, responsabile marketing della Casertana, che ha fatto da ponte tra D’Agostino e gli altri soci della Caserta Stadium durante le trattative più delicate. Importante anche il contributo di Angelo Di Nuzzo, Supporter Liaison Officer del club e da sempre coinvolto nelle attività legate al rifacimento del Pinto per conto della società rossoblù.
Con il nuovo assetto societario definito e l’accordo per la maggioranza raggiunto, anche la scelta di procedere con la domanda di iscrizione in Serie C – che scade venerdì prossimo – è stata momentaneamente congelata, in attesa degli ultimi adempimenti.
La Casertana, intanto, avrebbe proposto a Domenico Diana – anche presidente onorario della Real Normanna – una possibile collaborazione sul piano sportivo. Diana si è preso qualche giorno per riflettere sull’offerta.
Si chiude così una settimana turbolenta, in cui la città ha rischiato seriamente di perdere sia il calcio professionistico che il progetto del nuovo stadio Pinto. Ora si apre una fase decisiva, in cui la società sarà chiamata a formalizzare la domanda d’iscrizione, per cui D’Agostino si è già detto pronto a ricapitalizzare e garantire una fideiussione da 350mila euro, con pari deposito cauzionale.