Dopo giorni di incertezza e tensioni dietro le quinte, è arrivata la svolta: la Casertana sarà regolarmente iscritta al prossimo campionato di Serie C. L’annuncio ufficiale è arrivato nella tarda mattinata di ieri dal presidente Giuseppe D’Agostino, che ha messo fine a ore convulse segnate da trattative riservate e un duro strappo con l’imprenditore Massimiliano Ciuffarella.
Nonostante il clima rovente degli ultimi giorni, D’Agostino ha preferito non commentare pubblicamente le ragioni che lo avevano spinto a ipotizzare un clamoroso passo indietro. A quanto risulta, è stata decisiva un’intensa attività di mediazione da parte di figure vicine al club, alla società Conpat e alla Caserta Stadium. Il pressing ha funzionato: il patron ha rinunciato all’idea di non iscrivere la squadra e ha confermato la volontà di andare avanti.
Mentre D’Agostino scioglieva le riserve, in un’altra sede si svolgeva un incontro chiave tra rappresentanti di Conpat e Ciuffarella. Sul tavolo, la cessione da parte della società Aurora Immobiliare – di proprietà dello stesso Ciuffarella – della quota di maggioranza di Caserta Stadium, la concessionaria del progetto di ricostruzione dello stadio Pinto. Un’operazione da 51 milioni di euro, frutto di una gara europea vinta nel 2023, che prevede l’uso esclusivo dell’impianto per 90 anni.
Il consorzio Conpat, che ha tra i suoi membri anche l’imprenditore Domenico Diana (presidente onorario della Real Normanna), aveva chiarito che senza la Casertana in Serie C l’intero progetto avrebbe perso senso. E non solo per i tifosi, ma anche per gli investitori. Un’eventuale rinuncia alla categoria da parte del club avrebbe fatto saltare il banco.
Ora l’attenzione si sposta sulle scadenze operative. Il termine ultimo per l’iscrizione alla Serie C è fissato al 6 giugno, ma le pratiche sono già in fase avanzata. Il 12 giugno, invece, è prevista una conferenza stampa al Plaza Hotel in cui Conpat e D’Agostino illustreranno i prossimi step per la realizzazione del nuovo stadio. Non è certa la presenza di Ciuffarella, che dovrebbe comunque restare in Caserta Stadium con una quota di minoranza.
Restano aperte alcune questioni urbanistiche: la nuova viabilità prevista nei pressi del PalaPiccolo e la delocalizzazione del circolo tennis, entrambe temporaneamente congelate per lasciare spazio alle trattative societarie. Temi che, però, secondo fonti vicine al Consorzio, non dovrebbero ostacolare il percorso avviato.
Uno dei punti più delicati riguarda i diritti della Casertana sul nuovo stadio. Il club rossoblù, che detiene il 19% delle quote della Caserta Stadium, rivendica un ruolo centrale nella futura gestione dell’impianto da 12.000 posti coperti, considerato un tassello fondamentale per r il rilancio sportivo della squadra e dell’intera area urbana.