MONDRAGONE CITY. Il tecnico Pagliuca guarda al prosieguo della stagione e parla di futuro nella società granata



MONDRAGONE – Il Mondragone City creatura nata la scorsa estate grazie al titolo prelevato della Piedimontese, società biancazzurra di Piedimonte di Sessa, sta disputando il torneo di Prima Categoria con a capo Alfredo Campoli. Il patron granata ha affidato la costruzione della squadra al direttore Mario Pagliuca ex bomber del Mondragone che non appena ha ricevuto la chiamata non ha esitato un istante nell’accettare la proposta. In poco tempo è stata allestita una rosa di 20 calciatori che stanno onorando il campionato anche se, hanno dovuto fare i conti con il Real Grazzanise e Casapesenna su tutti per la vittoria del campionato. A pochi mesi dal termine del torneo, Mario Pagliuca ha preso le redini della squadra diventando allenatore e ha tracciato un bilancio stagionale e guarda al futuro in primis considerando come prima ipotesi questa piazza di cui è innamorato e che vuol portare in Promozione tramite la post season



LE DICHIARAZIONI.

Ho iniziato a 5 anni con la scuola calcio della mia città Mondragone. Di seguito, ho girato vari settori giovanili professionistici Siena, Empoli e Fiorentina. Una lunga carriera da calciatore tra Serie D e l’Eccellenza girando l’Italia. Viribus Unitis, Cagliese, Formia, Borgo Podgora, Venafro. Nutro tanta passione per questo sport, amo quello che faccio e soprattutto non mi pento mai di quanto fatto. Inizio ad allenare quest’anno prima con il Rufrae Presenzano, poi passo in corsa con la squadra della mia città con un progetto studiato e riuscito grazie al Presidente Alfredo Campoli un fratello maggiore per me. Spero di raggiungere gli obiettivi preposti e sognare insieme ai miei tifosi a tutte le famiglie e ai bambini che ogni domenica sono con noi . Da allenatore predico umiltà e credo molto nel gruppo che ha voglia di crescere e fare carriera. I risultati sono dalla mia parte, spero di continuare così e sognare per il futuro sia nella mia città che fuori. A fine anno ci sarà sicuramente un colloquio con il Presidente e la società e valuteremo se restare come allenatore o valutare altre richieste. Qualsiasi sia la decisione  resterò nel progetto granata voluto fortemente da me e messo in atto grazie al Presidente, ma una cosa è certa solo se resterà questa società senza ingressi di “Minestre riscaldate che non hanno mai prodotto nulla “Se così non fosse guardiamo avanti”.


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