DA CASERTA ALL’ARGENTINA CON MESSI. Il figlio di emigrante convocato dai Campioni del Mondo

Grande orgoglio del nonno Carmine e del papà Alfonso



Pablo Maffeo e Lionel Messi

CASERTA – Papà italiano di Caserta, mamma argentina, nascita e crescita in Spagna e per alcuni anni spostamento in Inghilterra per perseguire il sogno di diventare calciatore. Pablo Maffeo è figlio del fenomeno di globalizzazione che si è accentuato tra il XX e l’attuale XXI secolo, con culture che si miscelano e la nazionalità che ha più sfumature tanto che al momento ha il doppio passaporto spagnolo ed argentino. Ma il cognome è italiano a tutti gli effetti, poiché il papà Alfonso lasciò Terra di Lavoro e si trasferì da giovanissimo in Spagna alla ricerca di lavoro. È nella Penisola Iberica che il giovane emigrante casertano ha conosciuto sua moglie Maria Becerra e si è stabilito a Saint Joan Despì, città rinomata perché ospita il centro sportivo del Barcellona: la Ciutat Esportiva Joan Gamper.

LA CARRIERA. Dunque il calcio è sin dalla nascita nelle vene del piccolo che all’anagrafe viene chiamato Pablo Carmine Maffeo Becerra, come si usa fare in Spagna con il doppio cognome (di padre e madre). Ma nonostante fosse a due passi da casa, il piccolo Pablo come il fratellino, anche lui calciatore Victor, non ha mai giocato nel Barcellona. Anzi è cresciuto nell’altro club della città catalana, l’Espanyol, prima del trasferimento al Manchester City. Da lì il terzino destro ha vissuto una carriera ad alti livelli con Girona, Stoccarda, Huesca e Maiorca, di cui è un perno inamovibile con 79 presenze in 3 anni.



CON MESSI. Sin da giovanissimo è sempre stato convocato nelle Nazionali giovanili spagnole, dall’Under 16 all’Under 21, ma l’occasione non è mai capitata per la Nazionale maggiore spagnola. Ragion per cui le prestazioni importanti nella Liga spagnola hanno spinto Lionel Scaloni, il commissario tecnico Campione del Mondo 2022, a convocarlo nell’Argentina. Il calciatore classe ’97 ha partecipato alla spedizione dell’Albiceleste contro Uruguay e Brasile ma non ha preso parte alle gare. Nonostante ciò è stata un’esperienza indimenticabile e formativa, con il suo nome che è entrato in una delle selezioni più importanti del pianeta. Lì ha avuto modo di stare a contatto con il pluri Pallone d’Oro Lionel Messi, che in passato lo ha etichettato: “Questo difensore, Maffeo, mi è stato appiccicato addosso per tutta la partita”, per la marcatura asfissiante in un Girona-Barcellona. Momento di grande commozione del tifosissimo nonno Carmine che dalla sua Caserta è felice della consacrazione del suo orgoglio.

Lionel Messi e Pablo Maffeo

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