LE LACRIME E L’APPLAUSO. A D’Agostino tocca un’impresa più ardua della Serie C

Riconquistare i tifosi delusi è la missione del presidente



Giuseppe D’Agostino

CASERTA – Senza dubbio il ritorno in Serie C tramite la porta alternativa del ripescaggio è da considerarsi un grande obiettivo raggiunto dal presidente Giuseppe D’Agostino. Lui, e pochi altri, avrebbero scommesso sulle reali possibilità di occupare quel posto vuoto, hanno creduto come ossessi a tale opportunità e le loro speranze hanno trovato la luce nelle parole di Gabriele Gravina del 24 luglio e nella sentenza del Consiglio di Stato del 30 agosto. Proprio quel 30 agosto, le lacrime in conferenza stampa e l’applauso dei tifosi, presenti nel ventre del “Pinto”, furono il manifesto della ‘battaglia vinta’ da D’Agostino.

IL RITORNO IN C. Un’estate travagliata è agli sgoccioli, con sogni, ambizioni e delusioni che si sono susseguite e capovolte un giorno dopo l’altro. A distanza di quasi 4 mesi dal fatidico 21 maggio 2023, da quel blitz per 0-2 a Pagani targato Ferrari-Guida, i falchetti torneranno in campo. Non più il purgatorio della Serie D terrà in ostaggio la Casertana, bensì il paradiso del professionismo allieterà la fede rossoblu, in attesa poi di tentare di salire sulle cime celestiali già raggiunte in passato.



LA MISSIONE. Sebbene le difficoltà per raggiungere la terza serie siano state tante ed estenuanti, Giuseppe D’Agostino ha all’orizzonte un’impresa più ardua del ripescaggio in Serie C. Perché in questo caso non ci sono punti o graduatorie da superare, bensì è necessario riconquistare una fiducia che è venuta meno con la mancata iscrizione dell’estate 2021. Se diversi tifosi, tra cui il gruppo ultras Fedayn Bronx, hanno capito le motivazioni di quel passaggio a vuoto, a Caserta e provincia esistono ancora diversi supporters che non hanno digerito quel ‘dramma’ calcistico e non se la sentono di tornare a tifare Casertana allo stadio. Nel cuore i colori rossoblu sono eterni ma diversi fans non vogliono sentir ragione fin quando ci sarà alla guida la proprietà attuale, ritenuta colpevole per la mancata iscrizione.

RIAVVICINARE I TIFOSI DELUSI. Ma proprio su questo punto il presidente è chiamato ad andare oltre (anche oltre il ripescaggio che di per sé ha già convinto in molti) ed a sorprendere come spesso è riuscito nel suo mandato. Ricucire lo strappo con i tifosi delusi è la sua missione per il futuro prossimo. Con le parole, con i gesti, con il nuovo stadio e tant’altro…affinché il “Pinto” torni ad essere riempito da migliaia di cuori rossoblu, come fu ad esempio nel passato recente nell’indimenticabile vittoria contro la Salernitana del 6 gennaio 2015. Le distanze esistono, solidificate da piloni quali sono i caratteri rigidi, ma un armistizio può e deve essere una soluzione. Per il bene della Casertana.

 


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