ROMA – Alle 15.30 è terminata l’udienza della Reggina al Consiglio di Stato: la sentenza che riguarda da vicino la Casertana è attesa nella giornata di domani, salvo clamorose novità. Rispetto all’inizio previsto alle 12.30, la seduta è partita alle 14.38, in seguito all’esame del ricorso di Perugia e Foggia contro il Lecco. Nel dibattimento, durato 52 minuti, i difensori del team calabrese hanno cercato di ribaltare la posizione. Secondo le prime indiscrezioni, questo è il contenuto dell’intervento di uno degli avvocati di parte calabrese Fabio Cintioli: “Il club ha pagato quello che doveva entro i termini indicati dallo stato e parlano di politica sportiva contro la Reggina che ha diritto a giocare in serie B”. Attorno al club non c’è molta speranza ma tutti i tifosi provenienti da Reggio Calabria sperano nell’accoglimento del ricorso.
CONTRO. Contraria alla Reggina l’arringa di Giancarlo Viglione, legale della FIGC, che é intervenuto nell’udienza della Reggina davanti al Consiglio di Stato, come riportato da Il Giornale di Brescia: “La lettura che ci viene data dell’articolo 169 da parte della Reggina è una violazione degli obblighi degli adempimenti. Tutti dovevano rispettare la scadenza del 20 giugno. Punto. Non è un problema della Federazione se la Reggina si è trovata in questa situazione economica. Il problema della Federazione è se si dovesse trovare a metà campionato una squadra in liquidazione giudiziaria”.
L’ATTESA. Attesa a Caserta per la sentenza del “quinto tribunale” che definirà una volta per tutte il proprio destino. La posizione della Reggina sembra compromessa quasi del tutto ma società e tifosi rossoblu preferiscono non cadere in illusioni: si aspetta l’ufficialità per brindare al ritorno in Serie C.
