Wimbledon, le principali curiosità sul torneo più antico della storia del tennis



Wimbledon è il torneo più antico della storia del tennis, che vanta una tradizione ultrasecolare dal momento che la prima edizione risale addirittura al 1877. Allora fu Spencer Gore ad imporsi e negli anni abbiamo assistito ad alcuni dei match più memorabili di sempre.

Difficile avere informazioni dettagliato a riguardo dei primi tornei disputati sui campi dell’All England Club, ma ben più che noti sono quelli dalla seconda parte del Novecento in poi. In particolare, il match del XX secolo per antonomasia fu quello che ebbe come protagonisti i grandissimi Bjorn Borg e John McEnroe, che il 5 luglio del 1980 diedero vita ad una delle finali più leggendarie di questo sport. Una partita dallo spettacolo preannunciato, poiché si scomodarono addirittura Nelson Mandela (dal carcere) e Andy Warhol per seguirla in diretta. Alla fine fu lo svedese ad imporsi con un risultato di 1-6 7-5 6-3 6-7 8-6, con un quarto set che si chiuse addirittura 18-16 in favore dell’americano.



Quella comunque non fu l’unica partita che attrasse l’attenzione degli appassionati, dal momento che su questi stessi campi si sono svolti incontri che hanno acceso alcune delle rivalità che hanno fatto la storia di questo sport. Come quella tra Federer e Djokovic e tra Navratilova e Evert, ma talvolta si sono disputati sfide dall’esito inaspettato, come quello che vide Goran Ivanisevic imporsi su Pat Rafter contro ogni pronostico. Basti pensare che le quote per Wimbledon davano il croato vincente addirittura a 150-1.

Insomma, di match da ricordare ce ne sarebbero eccome, ma il focus, in questo caso, è sulle curiosità di Wimbledon che, proprio in virtù della sua lunghissima tradizione, mantiene tuttora tratti che semplicemente lo rendono un torneo unico nel suo genere, dove si gioca ancora con alcune regole che resistono fin dalla prima edizione.

Le curiosità più strane su Wimbledon

La prima curiosità che forse non tutti conoscono riguarda la presenza in campo delle donne. Oggi non sorprende affatto vederle giocare regolarmente tutti i tornei della stagione, ma in passato non era così. E in questo Wimbledon ne è un esempio. La loro partecipazione fu permessa soltanto nel 1884, e quindi sette anni più tardi rispetto alla prima edizione del torneo. In quell’occasione furono le sorelle inglesi Maud e Lilian Watson le protagoniste assolute: Maud vinse il singolare battendo in finale la sorella e insieme vinsero anche il doppio.

Un’altra curiosità che riguarda Wimbledon è poi quella che lo vede essere l’unico Slam ad aver mantenuto l’erba come superficie. In passato erano in erba anche gli US Open e gli Australian Open, con quest’ultimi due che, però, cambiarono rispettivamente nel 1975 e nel 1988.

Passando ad un altro aspetto, lo avrete notato tutti, ma a Wimbledon si gioca rigorosamente vestiti di bianco. Il dress code è rigidissimo in tal senso poiché, secondo gli organizzatori, l’attenzione deve essere rivolta esclusivamente ai giocatori e non ai loro completi. Una regola, questa, che sta resistendo al tempo, anche se da quest’anno le donne potranno indossare pantaloncini colorati, a patto però che non siano troppo eccentrici.

Wimbledon è però famoso anche per un’altra sua regola, ovvero quella che prevede che in campo ci sia soltanto uno sponsor. Un aspetto, questo, che lo rende a tutti gli effetti un unicuum nel tennis professionistico di oggi.

Un’altra cosa che non è così comune tra tutti i tornei è poi il fatto che a Londra non si può giocare oltre le 23 sul campo centrale. Questo perché anni fa è stato siglato un accordo che lo prevede con i residenti della zona. Una volta sola è stato sforato questo limite con la partita, tra Murray e Baghdatis, che finì due minuti più tardi.

Tra le altre tradizioni ancora in vigore c’è poi quella che riguarda le palline, che si cambiano dopo sette game per la prima volta e poi ogni nove nel resto della partita. Inoltre, sempre a proposito di palline, chi avrà visto un match del passato lo può sapere, fino al 1986, queste erano di colore bianco, salvo poi diventare gialle per renderle più individuabili in televisione.

Piuttosto curioso è altresì un fatto che riguarda i trofei. Quello per il maschile, alto 47 centimetri e di diametro di 19, viene fatto toccare soltanto al momento della premiazione. Il vincitore, infatti, tornerà a casa con una replica un po’ più piccola e lo stesso vale per le donne.

In definitiva, Wimbledon è un torneo speciale per tanti motivi, con migliaia e migliaia di tifosi che vanno a vedere i match non solo per guardare tennis ma anche per respirare la storia che trasuda in ogni angolo dell’All England Club. E, perché no, anche per gustarsi anche il cibo ufficiale del torneo. Niente fish and chips o thé e biscotti, bensì fragole con panna, vendute un po’ ovunque da quelle parti di Londra.

 


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