LA CASERTANA VINCE I PLAY-OFF. Cangelosi: “Soddisfatto del trionfo a Pagani. Contenti per i tifosi”

L’allenatore analizza con gioia la vittoria contro la Paganese



Vincenzo Cangelosi a Pagani

CASERTA – La Casertana vince i play-off e compie un importante passo avanti per il ripescaggio. Grazie ad una prestazione di spessore, i falchetti hanno la meglio sulla Paganese, dimostrando di godere di una forma atletica migliore.

IL SUCCESSO. Nella sala stampa dello stadio “Marcello Torre” di Pagani, il tecnico Vincenzo Cangelosi esprime gioia per il successo: “C’è soddisfazione per aver vinto i play-off, il regolamento dice che si devono fare ma hanno senso solo se si viene ripescati. Altrimenti resta una partita fine a sé stessa, se nessuna squadra della C ha problemi”.



A PORTE CHIUSE. Il trainer commenta l’assenza del pubblico: “Sconfitta per lo sport scegliere di far giocare una finale. Una sconfitta per tutti: le decisioni le prendono le autorità ma non è bello giocare così”.

L’ANALISI. Il trainer di Palermo analizza la gara: “L’abbiamo in un certo modo, in virtù della posizione ibrida di D’Agostino che faceva entrare dentro Faiello: questo ci metteva in difficoltà. Nel corso del tempo ci siamo poi registrati meglio. Maggio in panchina dall’inizio? Partita ragionata sui 120 minuti, questo può essere il motivo. Per il lavoro e lo sforzo, forse è stato valutato che non riuscisse a tenere tutti i 90 minuti”.

RIMPIANTI. Cangelosi prosegue sul rammarico: “Rimpianti relativi, dall’inizio ero consapevole che eravamo obbligati a vincere quasi tutte le partite. Saremmo rimasti lontani comunque perché non si possono vincere tutte: Sorrento e Paganese hanno tenuto un ritmo alto. Ma nonostante ciò, c’è soddisfazione per la gente per tutto quello che ha fatto, mi è stato chiesto di riportare entusiasmo e di vincere i play-off e siamo riusciti”.

FUTURO. Sul futuro: “La priorità è la Casertana. Quando sarà, ci sederemo a tavolino e valuteremo dei vari dettagli. Ora non c’è fretta”.

CON ZEMAN. Infine sul rapporto con Zeman, di cui è stato vice per trent’anni: “Una volta a settimana ci sentiamo. Lo conosco da 50 anni, c’è un rapporto prima da amici e poi nel lavoro. Mi dà sempre consigli. Debutto da primo allenatore: “Sicuramente si poteva fare meglio, qualcosa nei risultati come nelle 4 sconfitte nella parte finale. Potevano essere affrontate meglio. Sono contento su tanti aspetti per la prima volta da primo allenatore: esperienza di assoluta importanza”.


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