GLI ASSENTI. L’allenatore si sofferma sugli assenti ed annuncia una probabile defezione: “Onazi ha fatto un’ecografia ed ha una lesione. Turchetta non rischiato per un’infiammazione agli adduttori. Le partite vanno onorate tutte, in qualsiasi competizione, ma non dobbiamo rischiare. Abbiamo gestito la partita e la situazione. Onazi quasi sicuramente out, Bollino ha avuto un pestone, in partita Dionisi ha avuto un indurimento al polpaccio. Ho dato poco spazio a Favetta per farlo rifiatare: ci aspettano partite importanti. Ho grande disponibilità di tutti“.

VINCERE AIUTA A VINCERE. L’ex Fidelis Andria e Taranto evidenzia ciò che di buono si prende dal match del Pinto: “Vincere aiuta a vincere, si vive della cultura del risultato. Abbiamo iniziato con un sistema di gioco inedito, con ragazzi che hanno giocato insieme per la prima volta. Ho la disponibilità dei ragazzi. Onazi ha una lesione muscolare che gli ha impedito di continuare con l’Arzachena. Nunes è in ritardo di condizione, l’abbiamo rimessa in piedi e questo è ciò che mi fa piacere”.

I FISCHI IN APPLAUSI. Aver trasformato i fischi in applausi è uno degli aspetti positivi: “Gli applausi fanno anche piacere, abbiamo bisogno dei tifosi, deve essere una ventata di unione. Vincenzo Galletta ha fatto più ruoli e non volevo mettere subito Sabatino in vista di domenica, in virtù del fatto che Rainone è squalificato. Si sono adattati bene. Mercoledì i ragazzi hanno fatto una gara gagliarda, abbiamo avuto risposte importanti. C’è bisogno di tutti”.

IL SISTEMA DI GIOCO. Infine sul modulo risponde: “Stiamo lavorando sui principi. Non mi piace lavorare per sistema. Non abbiamo risolto nulla, ma questo è un piccolo passo in avanti. In campionato abbiamo raccolto poco rispetto alle prestazioni, tanti bocconi amari abbiamo ingerito fino ad ora ma speriamo che questa sia stata un’inversione di tendenza. È chiaro vengono meno le risorse fisiche. Primo tempo positivo, nel secondo calati fisicamente. Mi scoccia prendere gol. Ferrari? Ha la mia fiducia. Lo conosco da poco, così come tutti. Il gol è la miglior medicina per un attaccante, ha lottato come un matto“.