Mondo Camerette One Team Basket, la carica di Olivetti: “Obiettivi importanti in una stagione difficile. Ecco come bisogna fare”



Marco Olivetti

Nei momenti di difficoltà, come in quelli di esaltazione, nello sport come nella vita, occorre sempre mantenere il giusto equilibrio che è quello che poi consente di andare avanti e portare a casa i risultati. La Mondo Camerette One Team Basket in questo inizio di stagione ha già attraversato entrambe le tipologie di sensazione ed è per questo che oggi sentiamo il Capitano, condottiero di tante battaglie, Marco Olivetti, per fare una prima sintesi di questo scorcio di stagione.

Marco, è arrivata la prima vittoria anche in campionato. Quali sono le tue sensazioni per questa nuova stagione?



“Si, finalmente! Dopo il passo falso a Marigliano nel debutto non vedevamo l’ora di poterci riscattare e per fortuna siamo riusciti a portare a casa i 2 punti domenica.”

Fatto 100 il potenziale massimo raggiungibile, sia dal punto fisico ma anche di lavoro di squadra, a che punto pensate di essere in questo momento della stagione? E tu personalmente a che punto sei?

“Siamo sicuramente un gruppo nuovo, abbiamo fatto un po’ di fatica a far crescere l’alchimia tra noi all’inizio, d’altronde sono due mesi che stiamo insieme e certe cose hanno bisogno di tempo. Continuando a lavorare sodo e ad allenarsi duro sono certo che riusciremo a conoscerci ancora meglio e a saldare le alchimie di squadra migliorando partita dopo partita. Le potenzialità sono molto alte, è un gruppo che forse nelle prime partite ha fatto fatica a cercarsi e trovarsi, ma già domenica la musica è cambiata. Personalmente mi sento abbastanza bene, sicuramente carico. Sto continuando a lavorare sodo anche extra gruppo con allenamenti specifici per continuare a rinforzare il ginocchio, mattina e sera in palestra per farmi trovare pronto al momento del bisogno. Credo che in alcune situazioni prevalga ancora un po’ di paura, d’altronde nella mente è sempre vivo il ricordo del dolore avuti quando ha ceduto il ginocchio, ma col tempo e con l’aiuto di tutti va sempre meglio anche quest’aspetto.”

La prima di Coppa contro Marigliano, qualche settimana fa, ha segnato il tuo rientro in campo dopo molti mesi di assenza causa infortunio. Raccontaci cosa hai provato nel realizzare la prima tripla del tuo nuovo debutto;

“Che dire, è stata una delle emozioni più belle della mia vita. Lo ammetto quando ero sul cubo del cambio mi tremavano le gambe. Vedere tutta la gente in piedi ad applaudirmi, i miei bambini del minibasket emozionati, i miei genitori e mio fratello, tutto questo mi ha riempito di orgoglio e mi ha fatto capire quanto sono benvoluto e quanto ho seminato bene nel corso degli anni, ringrazio tutti dal profondo del cuore. Dicevo, ero emozionato, poi quando metti i piedi sul parquet tutto è esattamente come lo hai lasciato, è pallacanestro, non ci ho pensato più di tanto quando mi è arrivata la palla, ho tirato, poi la palla è entrata e ho gridato fuori tutto ciò che ho passato in questi mesi con tutta la rabbia e determinazione che posseggo.

Non è un mistero che la Società quest’anno punti in alto. Questa ambizione vi aiuta ad essere più carichi in generale oppure è controproducente nell’alchimia di gruppo?

“Le ambizioni sono prestigiose e questo non può che farci bene. Avere un obiettivo così grande ti costringe a restare concentrato ogni singolo allenamento, ogni singolo possesso e a stare attento ad ogni piccolo particolare. Sappiamo che dobbiamo dare il meglio di noi stessi come singoli e come gruppo, sappiamo che dobbiamo mettere le nostre doti e la nostra esperienza al servizio della squadra, solo così possiamo raggiungere l’obiettivo comune.”

Un appello ed una promessa che puoi fare ai tanti tifosi che ci leggono.

“Invito tutti a riempire il palazzetto la domenica, alle famiglie a portarci i propri figli, il basket è uno sport bellissimo e uno dei nostri compiti è far sì che ci si avvicini più gente possibile. Noi ci impegneremo con tutto noi stessi per offrire lo spettacolo giusto in campo e per raggiungere sempre la vittoria.”


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