SOS DELL’AVERSA. Il futuro è già iniziato, Pellegrino: “Tante offerte ma nessuna dalla città. Non vendo il titolo ma rischia di qui con noi”



Il presidente Pellegrino

Nel post gara di Aversa-Acireale che ha sancito la salvezza matematica dei normanni, il presidente Guglielmo Pellegrino ha posto l’accento sulla possibilità di non iscriversi in serie D nella stagione 2022-2023. Le parole del patron sono inequivocabili. “Le proposte per rilevare il titolo ci sono, non lo nego. Si tratta di città confinanti o un po’ distanti da Aversa. Ho ricevuto diverse proposte ma nessuna dalla nostra città. Oggi guardavo i nostri tifosi dalla tribuna ‘Romaniello’ e li ringrazio perché come sempre ci sostengono e incitano fino alla fine. Poi mi sono girato verso la curva e ho visto tanti tifosi ospiti. Non è possibile assistere a scene del genere. 1000 chilometri di distanza tra le due città ed erano più siciliano che aversani. Ad Acireale c’è tanta passione, tanta voglia di ritornare in C e si sono complimentati per come interpretiamo questo calcio. Il nostro modo di gestire il club, ma questo passa in secondo ordine. In tutta la stagione non arriviamo a quattrocento biglietti venduti. E’ la triste realtà che evidenzia un disamore nei confronti del calcio. Sono tre anni che vado avanti solo, che non indietreggio ma le cose peggiorano e non migliorano. Nessuno si è fatto avanti quando annunciai di essere intenzionato a cedere il titolo. La verità ve la dico oggi: per rispetto dei nostri tifosi, di quei pochi che credono in noi e ci sostengono, io il titolo non lo vendo. Semmai morirà sul campo perché se non ci saranno possibilità di rinforzare questo club non iscriverò la squadra alla prossima serie D. Non venderemo il titolo fuori città, questo lo ripeto e ve lo garantisco, ma la possibilità di non partecipare né alla D né ad altri campionati c’è. Sono un grande appassionato di calcio, ma sono un piccolo imprenditore. Posso guidare un progetto che coinvolge la città e se non c’è interesse ne prenderemo atto e questo cammino terminerà non per mia volontà, ma perché fare calcio completamente da solo è impensabile. Questo è un gruppo talmente forte e coeso, ben allenato da mister Sannazzaro, che se potessimo trattenere tutti i ragazzi inserendo tre-quattro potremmo toglierci tante soddisfazioni e competere per il vertice. Sappiamo che hanno tante offerte perché il loro è stato un campionato straordinario e nessuno avrebbe immaginato di vedere l’Aversa salva a più di un mese dalla fine. E’ stato fatto un lavoro bellissimo da parte di ognuno che ringrazio. Il futuro è già iniziato e spero vivamente di poter assistere ad un sussulto dell’ambiente, di questa città perché perdere il calcio sarebbe un peccato. Ho fatto il possibile e chi mi conosce sa che è così. Non credo ci saranno altre occasioni per raccontarvi la verità su come stanno le cose. Meritiamo altri palcoscenici, abbiamo una imprenditoria forte ma forse non c’è un adeguato feeling”.




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