L’AURORA GUARDA AL FUTURO. Mancino: “Tanti giovani bravi. Il nostro scudetto è arrivare penultimi. Casertana? Penso che….



Nicola Mancino

CAPRIATI A VOLTURNO – C’è ottimismo in casa Aurora Alto Casertano, come testimoniato dalle parole dell’allenatore-giocatore Nicola Mancino, nonostante i soli quattro punti racimolati nel corso della stagione. L’atleta ex Casertana, ieri presente nel consueto appuntamento settimanale di “Tutti Pazzi per il Calcio Minore” si è soffermato sulla realtà alto-casertana, soprattutto sul suo doppio ruolo nella società del presidente Montaquila, e sulle prestazioni dei rossoblù impegnati nel girone H.

IL PAREGGIO CONTRO IL CASTELNUOVO VOMANO. Nel corso dell’ultima gara di campionato l’Aurora Alto Casertano è riuscita a strappare un pareggio in extremis alla compagine abruzzese: “Sarebbe stato un peccato perdere una partita così importante, soprattutto perché l’abbiamo giocata più che bene. Abbiamo colpito due legni, e dopo il pareggio su rigore di Maydana al minuto 94 abbiamo seriamente rischiato di fare bottino pieno con l’azione personale del giocatore classe 2003 Megaro. A proposito di giovani, la rosa è composta quasi esclusivamente da under che si trovano sui taccuini di numerose squadre di categorie superiori: vi assicuro che molti di questi possono ambire al calcio professionistico”.



L’ESPERIENZA DA ALLENATORE-GIOCATORE. Da quattro partite in veste di tuttofare, Nicola Mancino ha totalizzato due punti preziosi, simbolo di un ambientamento avvenuto in maniera rapida ed efficace: “La squadra mi ha dato subito grande fiducia, ponendomi nel ruolo di capitano ed allenatore. Vedo le cose da una nuova prospettiva, e non nego che sto trovando molta difficoltà a scegliere chi mandare in campo visto che nelle ultime quattro uscite hanno fatto tutti benissimo. A questi calciatori, tutti di enorme prospettiva, va il mio ringraziamento per tutto ciò che mi hanno dato fin qui. A loro dico sempre che il nostro scudetto è arrivare penultimi, staccando il Nereto”.

UN OCCHIO SULLA CASERTANA. Il fantasista classe ’84 tanto caro ai colori rossoblù, con i quali ha vinto nella stagione 2013/2014 un campionato, portando i falchetti dalla allora Serie C2 alla Lega Pro, si è soffermato anche sul particolare momento della Casertana, apparsa in affanno in un campionato che, stando alle impressioni di inizio stagione, avrebbe dovuto dominare: “Per me è semplice capire il motivo del calo fisico e mentale che ha colpito la squadra. Attanagliata da tanti infortuni, come quelli di Rainone e Sansone, in un momento cruciale del campionato, ha avuto un calo che ha fatto la differenza. Non dimentichiamo inoltre che i rossoblù hanno cominciato il campionato con una sola settimana di ritiro e sicuramente anche quello ha influito”. 

LA GARA DI CERIGNOLA. Ad attendere i rossoblù nella prossima di campionato la capolista Audace Cerignola. Anche sulla gara di domenica 6 marzo si è soffermato il trequartista ospite ieri in trasmissione: “Il Cerignola è un club importante, trascinato a suon di reti da Malcore che è tra i calciatori più forti di tutti i gironi. Come la vedo? La Casertana viene da due risultati importanti, andrà lì a far ela propria partita e sicuramente può fare risultato”.

 


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