QUANTO SEI MANCATO. Il Gladiator ritrova Del Sorbo: “Conta solo vincere, prima tripletta qui. Polemiche? Chi mi mette in discussione non deve dimenticarsi…



La tripletta di Antonio Del Sorbo

SANTA MARIA CAPUA VETERE – L’impatto necessario nel momento decisivo. Il trionfo del Gladiator porta la firma di Antonio Del Sorbo che si mette alle spalle la squalifica di cinque giornate e, con la sua prima tripletta in maglia neroazzurra, consente ai neroazzurri di guardare alla salvezza con maggiore fiducia. Il “Bandito” ha accumulato tanta di quella rabbia nelle settimane di stop che, appena è tornato in campo, l’ha trasformata in grinta e cattiveria sotto porta. Il primo goal, un’incornata alla Oliver Bierhoff, vale da solo il prezzo del biglietto ed ha cambiato volto al match. I due rigori trasformati in scioltezza dimostrano quanta differenza c’è tra chi sa mantenere sangue freddo, faccia a faccia con il portiere avversario. Logico il collegamento con i due penalty sbagliati contro Muravera e Torres in sua assenza, ma i due successi consecutivi contro Nola e Team Nuova Florida hanno dato quello slancio che serviva ai sammaritani.

IL RITORNO. Antonio Del Sorbo fa parte di quella generazione di calciatori che odia i social (non ha profili facebook ed instagram), che non si autocelebra e che soprattutto dà sempre precedenza al gruppo: “I tre punti sono la cosa più importante. La squadra sta lavorando bene, vincere la domenica è ciò che conta. Se segno io od altri non fa differenza, però è ovvio che vincere e siglare anche la tripletta decisiva mi rende doppiamente felice. Credo che siamo sulla strada giusta”.



ZITTIRE LE CRITICHE. Sulle polemiche sui social che hanno accompagnato le ultime settimane, l’ariete stabiese risponde con i goal, che mancavano da quasi quattro mesi (il 30 gennaio contro la Vis Artena le ultime due reti): “Alle critiche ho sempre fatto parlare il campo. Se qualcuno ha avuto qualche dubbio, mi dispiace ma io non ascolto le parole fuori al rettangolo di gioco. Sono maturo per andare avanti e pensare a me stesso. L’importante era vincere. L’esultanza polemica sul primo goal? Ho subito una squalifica che, a mio avviso, è stata ingiusta, perché cinque giornate non le meritavo. Chi mi mette in discussione non deve mai dimenticarsi chi è Antonio Del Sorbo e cosa ha fatto in carriera, per il Gladiator e nelle altre piazze”.

AD ARTENA. Sulla prossima trasferta di Artena, l’ex Savoia e Lupa Roma ha le idee chiare: “In questo momento ci sentiamo in forza. Abbiamo imparato a guardare solo in casa nostra. Se stiamo bene, non abbiamo bisogno di guardare i risultati degli altri. Ad Artena sarà una gara difficile. In questo campionato nessuno ti regala niente, la domenica si va sui campi per fare battaglie. Noi venderemo l’anima al diavolo pur di conquistare punti”.

NUMERI. Attaccante dal killer instinct glaciale, egli giunge a quota 39 goal in 95 presenze, con la prima tripletta all’ombra dell’Anfiteatro. Come ogni hat-trick che si rispetti, il bomber si è fatto autografare il pallone da tutta la squadra e lo custodirà a casa in ricordo della giornata: “Ne ho fatte altre in altre piazze ma a Santa Maria Capua Vetere è la prima. Io non penso al bene personale, quindi priorità alla vittoria di squadra. La squadra aveva bisogno di me come uomo più che come calciatore, mi metto sempre a disposizione con squadra, allenatore e società. Dedico la tripletta a chi mi è stato vicino, chi mi ha incoraggiato ed è al mio fianco sempre”.


error: Content is protected !!
P