IL GLADIATOR ALZA LA TESTA. Martino: ” Successo che vale tanto. Gara impostata senza dare riferimenti. Dedico la vittoria a mia moglie…



Alessio Martino a Nola

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Un successo di una preziosità che va ben oltre i tre punti. Con il blitz allo “Sporting Club” di Nola, il Gladiator stempera la delusione per il doppio pareggio interno contro Muravera e Torres e si aggiudica uno scontro diretto fondamentale per la salvezza. Alessio Martino ha vinto il duello con Rosario Campana, con scelte che si sono dimostrate quelle giuste. Il Nola non ha agito come suo solito, mentre gli Audaci hanno giocato con qu intensità e con quella concentrazione che è stata decisiva per il successo finale.

L’ANALISI. Piena soddisfazione per l’allenatore neroazzurro dopo il trionfo in terra bruniana: “Successo importantissimo. Abbiamo iniziato male, perdendo uno scambio di marcature in area. Il Nola ha sbloccato il punteggio ed ha avuto anche la possibilità di raddoppiare con un rigore che i miei calciatori hanno giurato non ci fosse. Credo che subire il doppio svantaggio sarebbe stato troppo penalizzante per noi. Ritengo infatti che il Gladiator ha giocato una discreta partita sia nel primo tempo che nella ripresa, con sette, otto occasioni da rete nell’arco del match. Abbiamo creato spunti, triangolazioni, su un campo che non sempre lo permette perché ha dimensioni più piccole. Anche l’ingresso di Di Pietro, Ciampi, Di Monte e Gubellini mi hanno fatto capire di avere una rosa importante“.



LA DEDICA. L’allenatore di Casagiove ci teneva particolarmente, con un pensiero fisso nella sua mente: “Dedico la vittoria a mia moglie. E’ la persona più importante della mia vita, Da quando faccio questo mestiere, lei mi è sempre più vicina. Quando le cose non vanno bene, anche se sono poche le volte in cui è capitato, ho sempre avuto la forza di ripartire, perché ho una famiglia fantastica. Avevo detto a mia moglie che le avrei dedicato una vittoria importante, questa penso sia una vittoria importante“.

RIGORI NEL DESTINO. Due rigori falliti dai neroazzurri nelle precedenti gare, ora il destino ha voluto che dal penalty fallito da Acampora è iniziata la rimonta del Gladiator: “Io credo che la fortuna cammini con il merito. Se giochi con una certa maniera, le soddisfazioni arrivano prima o poi. Stiamo raccogliendo meno di quello che meritiamo. Oggi (ieri ndr) meritavamo di vincere. Volevamo sorprendere gli avversari, infatti ho impostato la squadra senza dare punti di riferimento e ci sono riuscito. Inizialmente Alvino ci ha creato problemi, Mazzotta lo ha tenuto bene. Alvino come Esposito e D’Angelo sono calciatori di spessore, va detto che la maggior parte delle volte le occasioni nascono dalla bravura dei calciatori e non solo dagli errori“.

IL SIPARIETTO. Infine sul siparietto che c’è stato nel finale con il fisioterapista Domenico Cerqua, il trainer chiarisce con il sorriso sul volto perché la “spinta” fa parte di quegli episodi che possono capitare quando l’adrenalina è elevatissima: “Gli ho chiesto immediatamente scusa. In quel momento eravamo tutti presi dalla concitazione, la responsabilità è assolutamente mia. Avevo chiesto a tutti di riscaldarsi, ho cambiato due volte la sostituzione perché la tensione era altissima. In verità mi stavo arrabbiando con il mio collaboratore, poi c’è passato lui sotto. Con Domenico ci siamo chiariti subito, è solo frutto della tensione perché ci stiamo giocando tanto“.


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