ACCUSE VERGOGNOSE A TERRACCIANO. Il portiere casertano offeso sui social dopo Fiorentina-Napoli



Pietro Terracciano con la maglia viola

ARIENZO – Prima di scrivere, le persone dovrebbero azionare il cervello. Ed invece molte volte, sui social, assistiamo messaggi di una cattiveria inaudita. Di quelli che non dovrebbero avere spazio su qualsiasi social network.

IL CASO. Ieri sera Pietro Terracciano, portiere casertano della Fiorentina, ha pubblicato una stories instagram, mostrando il messaggio ridicolo, da parte di un probabile tifoso della Juventus, che lo ha accusato di essersi venduto la partita per far andare in Champions League il Napoli, vincitore ieri al “Franchi” col punteggio di 0-2.



L’offesa social a Pietro Terracciano

LE OFFESE. “Il genio della domenica” così lo ha apostrofato il portiere viola che ha pubblicato il messaggio di offese dell’uomo esagitato: “Quanto ti sei pappato per la partita venduta ai tuoi parenti napolecani? Spero almeno dal milione in su visto sicuramente dopo questa partita sparirai dal calcio professionistico… ora ti faccio una domanda… secondo te è stato giusto quello che hai fatto? Rovinarsi una ‘carriera’ per far andar in Champions i tuoi compaesani che arriveranno ultimi al girone?! Riflettici…ciao fallito”.

LE PARATE. Il pipelet di Arienzo ha denunciato l’accaduto utilizzando uno dei social più in voga. Offese vergognose per un professionista che ha giocato la sua onesta partita, opponendosi ai vari tiri dei calciatori partenopei (CLICCA QUI PER LEGGERE). Anzi, ha respinto anche il rigore di Lorenzo Insigne che poi ha ribattuto in rete, mentre sul secondo goal non poteva far nulla sulla deviazione di Lorenzo Venuti, sul tiro di Piotr Zielinski, che lo ha spiazzato.

UN PROFESSIONISTA. Tutti i calciatori ed i tifosi viola hanno espresso la loro solidarietà al portiere ex Avellino e Salernitana che non merita tali offese. In ogni circostanza, ieri come in altre partite, ha sempre dimostrato la sua enorme professionalità, aggiunta a doti morali ed umane di grande spessore. Più che altro, sono certi ‘tifosi’ (se così possono chiamarsi) a dover fare pace col cervello e non insinuare tali accuse.


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