MATESE DA RECORD. Meglio di Inter e Juve, nessuno come i Lupi nel girone. Dalla fiducia ad Urbano ai gemelli del goal…



Festa del Matese dopo la vittoria

PIEDIMONTE MATESE – Ci sono stagioni calcistiche che restano memorabili, che passano alla storia e vengono raccontate negli anni. Ci sono squadre che compiono imprese incredibili, impensabili ad inizio campionato, chi vive e racconta lo sport non può non restare abbagliato di fronte alla stagione calcistica del Matese. I biancoverdi si apprestano ad ospitare il Notaresco in una sfida che vale oro per il piazzamento nei play-off. Eppure le cose ad inizio anno erano ben diverse, il cammino è stato tutt’altro che semplice e i favori del pronostico di certo non si aspettavano un piazzamento così alto, eppure, c’è stato un momento cruciale, una sliding doors che ha cambiato in positivo la storia di questa stagione per la compagine matesina.

Mancano poche ore al Natale, è il 23 dicembre, sono da poco passate le 16,00 e il Matese sta festeggiando la vittoria sulla Vastese, un secco 3-0 con i gol di Langellotti, Masi e Ricci. La vittoria non solo permette ai ragazzi di Urbano di trascorrere le festività col sorriso, ma regala ai lupi una boccata d’aria, anzi un boccone d’aria da respirare a pieni polmoni dopo un periodo nero, di sei sconfitte nelle ultime sette fin lì. Il successo sui biancorossi è l’inizio della svolta; il Ds Raffaele Corsale e il presidente Luigi Rega hanno puntellato la rosa per permettere al tecnico Corrado Urbano di potersi esprimere al meglio. Il mister, nonostante le critiche e i risultati negativi, ha avuto sempre la fiducia della società e dei suoi giocatori, lavora in silenzio ma con dedizione, sa che prima o poi i risultati arriveranno. Con i nuovi arrivi la squadra si assesta, da quella vittoria con la Vastese di fatto cambia la stagione matesina: dopo la sconfitta in casa del Notaresco,  arriveranno ben quindici risultati utili consecutivi, sei pareggi e ben nove vittorie, l’ultima mercoledì proprio in casa della Vastese, un girone di ottimi risultati. Domenica al Ferrante arriverà il temibile Notaresco ma dopo le grandi prove contro Campobasso, Rieti, Castelfidardo, Castelnuovo Vomano, Vastogirardi e Cynthialbalonga, il Matese è pronto a dare battaglia anche al Notaresco del bomber Marchionni.



Il tecnico Corrado Urbano

 I SEGRETI DEL SUCCESSO. La favola del Matese ci insegna a non dare mai nulla per scontato, che la strada è in salita, ma che non bisogna mai mollare, anche dopo le batoste. Il ruolino di marcia matesino rappresenta la vittoria del suo presidente, Luigi Rega, che ha creduto fin dal primo momento nel suo staff, nel lavoro del Ds Raffaele Corsale che ha portato a Piedimonte calciatori esperti, giovani e con tante qualità, anche se il vero il capolavoro è avvenuto con Urbano: sarebbe stato troppo facile esonerare il tecnico dopo un inizio buio, la società, in piena sinergia con l’allenatore, invece ha avuto la forza di aspettare, il coraggio di scommettere su un conoscitore di calcio come Corrado Urbano, ex calciatore di Serie A con l’ Empoli e ottimo allenatore già alla guida dell’Agnonese.

Albanese festeggia dopo il gol

I PUNTI DI FORZA. L’ aver creduto nel proprio staff e nel proprio allenatore, abbinato ad un riallestimento parziale della rosa in corso d’opera, hanno reso il Matese quello che è oggi, una “grande” del calcio dilettantistico, una realtà della serie D e a dirlo non siamo solo noi, in questo ci aiutano i fatti concreti e i numeri. La compagine di Urbano ha inanellato un filotto degno di nota puntando su alcune qualità degne di una grande squadra: in primis la fase difensiva ha subito una correzione che ne ha limato e aiutato la crescita fino alla completa affermazione. da gennaio ad oggi, il Matese ha totalizzato il record di ben 519 minuti di imbattibilità, ovvero quasi sei partite senza subire goal. Oltre alla rete nel finale col Montegiorgio, la difesa matesina ha subito solo sei reti in ben dieci partite e ancora oggi con 27 gol è una delle difese meno battute. Le parate decisive di Palombo, la fisicità e la robustezza dei centrali Cassese-Albanese, la velocità e la duttilità degli esterni, Setola, Riccio e Masi, fanno della pacchetto arretrato matesino uno dei più forti del girone

LE ARMI. Come sottolineato nella cronaca della sfida col Cynthialbalonga, una delle caratteristiche del Matese è la propria abnegazione, mescolata alla concentrazione in entrambe le fasi, gli uomini in campo hanno sempre lucidità e sanno dove giocare il pallone grazie all’esperienza di calciatori come Barone e Di Lullo, ma anche grazie alle direttive del proprio tecnico. I lupi sanno gestire e poi segnare nel momento giusto, quando il ritmo della sfida sembra calare, ecco il Matese colpire con grande freddezza e cinismo. La compattezza difensiva, la giusta distanza tra i reparti, l’equilibrio nelle due fasi e il cinismo in avanti, sono le caratteristiche di una squadra che sa soffrire ma sa anche difendersi, sono pochissimi gli spazi concessi dalla retroguardia biancoverde, per informazioni, chiedere al Campobasso o al Castelnuovo Vomano.

Galesio e Masotta dopo il gol a Fiuggi

I GEMELLI DEL GOL. Quest’anno sono tanti i calciatori andati in rete, il folletto Masi, l’eclettico Langellotti, oppure le due frecce, Jonathan Adusa e Walter Ricci. Due calciatori su tutti però, stanno dando spettacolo, per intesa sul campo e feeling con la porta. Stiamo parlando dei gemelli del gol Abreu e Galesio, sette gol per il primo, ben otto per il secondo, 15 reti sulle 32 totali realizzate. Da quando Galesio è arrivato a Piedimonte, ne han beneficiato la squadra ma soprattutto il suo compagno di reparto, Leo Abreu, i due si trovano alla perfezione come ben mostra il gol realizzato a Vasto dal portoghese sull’assist dell’argentino.

I NUMERI. Se un paio di risultati possono esser figli della fortuna, quindici consecutivi sono frutto del duro lavoro, della capacità della squadra e della conoscenza del proprio allenatore. Inanellare un filotto simile non è mai semplice e lo sa bene il Matese che quest’anno sta battendo un altro record. La compagine di Rega infatti, ha il ruolino di marcia più dirompente del girone, nemmeno il Campobasso o il Notaresco, squadre che ambiscono alla promozione diretta, sono riuscite nella folle impresa fermandosi a 7 e 11 risultati utili. I numeri de Matese sono ancora più importanti se allarghiamo la cerchia delle squadre: In serie D soltanto Lentigione, Trento e Gozzano hanno fatto meglio con 23, 19 e 17 risultati utili consecutivi, mentre anche Castellanzese e Pro Vercelli in Lega Pro sono come i lupi ferme a 15. Il Matese dunque ha fin qui avuto un percorso migliore rispetto anche a squadre che comandano il loro girone ma che non hanno raggiunto questi risultati, come Messina, Fiorenzuola, Monterosi, Taranto e Perugia. Dal professionismo in poi, i numeri dei biancoverdi sono stati superati soltanto da alcune squadre, la Ternana dei record di Lucarelli, fermata a ben 24 risultati utili consecutivi, o l’Empoli che in B è fermo a 26. Abreu e compagni hanno fatto meglio anche delle squadre di Serie A, Inter, Milan, Juventus, non contando le coppe, sono infatti ferme a 14, 14 e 12 partite.

Al netto del risultato che maturerà domenica al Ferrante, i lupi hanno rialzato la testa, dopo un inizio negativo ma soprattutto dopo il lungo stop forzato a causa del Covid che ha tenuto la squadra ferma per quasi 40 giorni. Dalle ferite dunque, il lupo si è rialzato, più forte e determinato di prima e lo sarà fino alla fine della stagione con il sogno dei play-off più vivo che mai.


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