CASERTANA, GUIDI SPRONA LA SQUADRA. Il tecnico toscano: “Sarà uno spareggio play-off, dobbiamo affrontarla con il coltello tra i denti”



Federico Guidi

CASERTA – Rossoblù subito in campo domani nel recupero della 33^ in casa del Monopoli, Federico Guidi prepara così la partita: “È una partita che abbiamo grande voglia di giocare, veniamo da una brutta figura condizionata da tanti episodi, abbiamo analizzato con la squadra che determinati episodi non devo pregiudicare il risultato. Abbiamo commesso errori che negli ultimi tempi non facevamo, chiaramente sappiamo che se ragioniamo in maniera individuale siamo fragili, dobbiamo cambiare spirito e atteggiamento ritrovando quella fame, quella paura che avevamo quando dovevamo raggiungere la salvezza. C’è voglia perché abbiamo spirito di rivalsa, vogliamo far vedere che non siamo una squadra che può prendere cinque goal, è stato paradossale subire meno goal in 9 che in 11. Dobbiamo pensare a noi stessi e sappiamo come arrivare ai risultati, non bisogna far passare in secondo piano quello che è stato il percorso, questa squadra ha commesso degli errori come tutti, ma abbiamo raggiunto la salvezza con sei giornate d’anticipo e va dato merito ai ragazzi che nelle difficoltà hanno messo tante energie nervose oltre che fisiche. So quello che hanno passato e so quanta fame e voglia hanno messo per raggiungere l’obiettivo, domani a tutti gli effetti è uno spareggio play-off e raggiungerli significherebbe aver fatto qualcosa di miracoloso, va vissuta con grande enfasi e ce la giocheremo con tanta fame senza dimenticare quello che è stato il nostro percorso”. 

L’avversario. “Ho tanta ammirazione per mister Scienza e il loro staff, l’anno scorso hanno fatto un campionato straordinario. Nessuno poteva mai pensare che in questa fase di stagione eravamo a giocarci i play-off, noi sappiamo cosa significare il Covid e tutti gli strascichi che lascia, non ti permette di allenarti con continuità, loro come noi hanno trovato in questa difficoltà voglia di riemergere. Rivedo nel loro percorso il nostro, ho tanta ammirazione perché hanno superato tantissime difficoltà e lo puoi fare solamente se c’è tantissima sinergia in ogni ambito, dal presidente al magazziniere allo staff tecnico fino all’ambiente esterno. Quando parlo di ambiente esterno intendo i tifosi, che ci sono stati sempre vicini, e a voi giornalisti perché vivete la squadra e fate la cronaca di tutto ciò che accade, solamente se c’è unità d’intenti si può venir fuori da queste situazioni. A gennaio hanno cambiato diversi calciatori mettendo esperienza, aumentando il livello tecnico della squadra, hanno un’identità chiara che lo staff tecnico porta avanti da anni. Quando studio gli avversari e vedo un’identità preciso mi accorgo che c’è un lavoro quotidiano ben fatto, è una squadra che ha conoscenza nell’attaccare con combinazioni strette avendo tanta qualità nel palleggio e ricercando passaggi filtranti, hanno giocatori abili nell’uno contro uno, penso possa essere una bella partita da giocare con tante insidie.”



Reazione post-Viterbo. “Del Grosso si è reso conto dell’ingenuità che ha commesso, un’espulsione non deve però vanificare una partita, gli episodi bisogna saperli affrontare. Noi sappiamo che non è il singolo che ci determina, a noi è il pensiero di insieme. Nella partita di Viterbo c’è stato più pensiero individuale da parte di tutti quanti piuttosto che quello collettivo, nel momento in cui perdiamo le distanze siamo fragili ed è una cosa che mi fa male perché avevamo trovato solidità. L’abbiamo trovata anche in partite dove tutti ci davano per vittime sacrificali, mi riferisco a quella di Bari dove abbiamo concesso molto poco. Noi sappiamo che se facciamo le nostre cose, dalla fase difensiva che deve iniziare dalla pressione degli attaccanti al portare giusti contrasti, cosa che a Viterbo non abbiamo fatto per finire nei duelli individuali, soprattutto sulle palle inattive, dobbiamo essere più violenti. Fino a poco tempo fa eravamo una delle squadre che aveva subito di meno nelle palle inattive, ora è diventato un punto debole, questo è la testimonianza che tutto parte dalla nostra testa e da come si affronta la quotidianità, ma soprattutto dalla voglia di raggiungere un risultato positivo. Oramai siamo alla fine e le ultime partite che ci mancano le dobbiamo affrontare con il coltello tra i denti, con la baionetta e l’elmetto, tutti quanti, tutti insieme. Anche perché le valutazione saranno fatte al termine della stagione, sono estremamente orgoglioso di ognuno di loro perché so come lavorano ogni giorno, so che una battuta d’arresto ci può stare, ma l’importante è onorare continuamente la maglia perché sappiamo che con cinque goal subiti abbiamo ferito Caserta e i casertani, per tutti questa gara valeva tantissimo e stiamo soffrendo per quello che non siamo riusciti a fare”. 


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