IL DOLCE STIL DI GUIDI. Ecco come il tecnico fiorentino ha conquistato la Casertana



Federico Guidi (foto Giuseppe Scialla)

CASERTA – Dalle stalle alle stelle, questa volta invertiamo il detto comune per la Casertana, anzi per il tecnico Federico Guidi ed il suo staff. Era l’inizio di novembre, il campionato era iniziato da sole sette giornate nelle quali i falchetti avevano portato a casa solamente tre punti contro Potenza, Catanzaro e addirittura un 3-3 da “infarto” contro la corazzata Ternana, l’ultimo posto in classifica sembravano essere il preludio di una stagione negativa con lo spauracchio della retrocessione. Da quel giorno il tecnico fiorentino ha saputo, ancor di più, unire lo spogliatoio verso un obiettivo comune chiamato salvezza, grazie anche alla pazienza societaria che ha atteso l’arrivo dei risultati rispetto allo “scontato” e frettoloso esonero. Da quel momento la Casertana è salita sulle montagne russe, alternando una vittoria ad una sconfitta, quasi un testa o croce rotto solamente dalla famosa gara con la Viterbese prima di Natale. E dalla gara con i laziali è partita la scintilla, come da stessa ammissione di Guidi, che ha cambiato la stagione della Casertana. Non prendeteci per pazzi o troppo fantasiosi, ma il “Dante rossoblù” ha guidato dagli inferi fino al paradiso i falchetti, ogni partita è un nuovo “canto” nella “Divina Commedia Casertana”.

Santoro in azione (Foto Giuseppe Scialla)

Dolce Stil Novo. È sicuramente l’argomento più discusso dai calciofili negli ultimi tempi, la famosa costruzione dal basso che provano oramai tutte le squadre professionistiche (ahinoi anche quelle dilettantistiche) che non sempre trova la linea di passaggio giusta per velocizzare il gioco. Ma fortunatamente, e con qualche patema d’animo come contro l’Avellino, il tipo di costruzione nella Casertana funziona e spesso a consentito ai rossoblù di saltare la prima pressione e permettere di arrivare con velocità nella metà-campo avversaria. Potrà anche non piacere per gli amanti del calcio “palla lunga e pedalare”, ma la Casertana di Guidi costruisce con qualità dal basso, con i “pro” che superano decisamente i “contro”.



Vita Nova. È un dato oggettivo, ma la Casertana è una delle squadre con l’età media più bassa della Serie C. Guidi conosce bene il mondo dei giovani visto che è stato tecnico in due settori giovanili importanti come quello dell’Empoli e della Fiorentina, prima di approdare sulla panchina dell’Italia Under 19. Nella scorsa stagione a Gubbio non ha avuto la massima fiducia e soprattutto pazienza nel cogliere i frutti del lavoro rispetto all’esperienza casertana. Il valore aggiunto, sulla giovane età della squadra, è dato dalla presenza in pianta stabile di prodotti del vivaio rossoblù come Michele Avella che grazie al lavoro sul campo ha guadagnato la titolarità, o a Santoro e Matese, entrati a “gamba tesa” e con merito nell’undici titolare dei falchetti. Guidi ha una particolare predizione sui centrocampisti visto che puntò molto su Gaetano Castrovilli ai tempi della Fiorentina, questo può essere solo di buon auspicio per i due giovani rossoblù.

Convivio. Qualcuno dirà le solite parole di circostanza, ma l’impressione, anche esternamente, che il gruppo della Casertana sia realmente unito è palpabile. L’assurda gara contro la Viterbese ha fatto scattare quel qualcosa in più che spesso non è così facilmente spiegabile a chi non ha mai vissuto uno spogliatoio, una vera e propria scintilla che ha accesso la voglia di riscatto dello squadra rossoblù. Nonostante la rosa martoriata dagli infortuni, la squadra ha sempre mostrato grande unità, voglia di lavorare e spirito di sacrificio, sudando in campo la maglia e creando aspettative positive nella tifoseria, è un merito che va dato a Guidi e al suo staff tecnico che ha saputo unire un gruppo fatto da giovani e da calciatori esperti, un mix “esplosivo”.

Le Rime. Un aspetto del carattere che ha sicuramente aiutato la società nel riconfermare Guidi è la schiettezza e l’onestà intellettuale. Due aspetti del carattere, oltre ad una gentilezza e pacatezza quasi fuori dal comune, che hanno convinto praticamente tutto il mondo rossoblù, dai tifosi ai giornalisti al seguito che hanno apprezzato e mantenuto un ottimo rapporto. Essere “vero” è forse l’aspetto che ha colpito maggiormente tutti ed è stato uno dei fattori che ha convinto, dopo i risultati, alla riconferma e al rinnovo biennale il presidente D’Agostino pronto a proporgli un contratto a vita.

Mancano ancora sei gare alla fine della stagione regolare e la Casertana vuole mantenere, e addirittura migliorare, la posizione per i play-off. I rossoblù si preparano al rush finale, chissà se i tifosi della Casertana riusciranno a veder le stelle nel paradiso calcistico. È il caso di dirlo, “e quindi uscimmo a riveder le stelle…”

 


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