IL DRAMMA. Amico, campione e grande uomo, buon viaggio Antonio…



Antonio Vanacore

Non ti accorgi realmente di ciò che accade intorno a te fino a quando non lo tocchi con mano. La scomparsa di Antonio Vanacore, attuale vice allenatore della Cavese, mi ha fatto crollare il mondo addosso. Un mondo fatto forse di illusioni, di speranze, svanite in un messaggio whatsapp. E’ morto Vanacore. E dalle 14.33 di oggi niente è stato più come prima. Sconvolto, distrutto, immobile per diversi minuti mentre provavo a convincermi che si trattasse di una notizia non vera. E’ invece Tonino ci ha lasciati. Ha perso la partita più importante contro una forma di Covid che con lui è stato particolarmente aggressivo. E’ peggiorato nelle ultime ore e non è riuscito a ritrovare i suoi cari, la moglie, i figli e quel campo che è stato il suo grande amore. Lo ricordo a Caserta con la Casertana. Anni difficili per i rossoblù con una salvezza stentata nel 2002 proprio grazie ad un suo gol. Era un terzino moderno, spingeva molto e particolarmente abile sui calci di punizione. Doti che poi lo portarono subito dopo in C1 a Benevento con Di Costanzo. E da quel momento non lasciò più i professionisti.

Antonio Vanacore

Poi ci rincontrammo qualche anno dopo nel 2006 quando fu ingaggiato dal Real Marcianise. Fu artefice insieme a quel fantastico gruppo di una storica promozione in C1 confermandosi poi a grandi livelli anche l’anno dopo. In questo momento con gli occhi letteralmente allagati dalle lacrime, non posso non ricordare i momenti extra campo. Le interviste, le gag, la sua infinita disponibilità. La voglia di confrontarsi, di mettersi in gioco, di assumersi responsabilità che non tutti sono in grado di fare. Gli allenamenti nel centro sportivo di Bizzarro, la sua amicizia disinteressata, genuina, vera, esattamente come lui. Bisogna sapersi godere la vita, quello che ti regala e la mia fortuna è aver incontrato un grande uomo come Antonio. Mi ha arricchito personalmente e professionalmente.



 

 

Antonio Vanacore

A maggio 2009 presenziai all’ultimo allenamento stagionale del Real Marcianise e come si evince nella foto in basso si divertiva a utilizzare telecamera o macchina fotografica. Ne chiedeva il funzionamento restandone affascinato. Ci siamo poi rivisti in due occasioni: l’anno scorso quando era a Torre Annunziata come vice di Campilongo e questa estate, sempre a Santa Maria, con l’Equipe Campania. “Che piacere vederti Armandoooo. Quante risate ci siamo fatti. Mi fai ricordare uno dei periodi più belli della mia carriera”. Non avrei mai immaginato che quelle sarebbero state le ultime parole scambiate con te. Non ho più la forza di aggiungere altro. Sei stato e resterai un grande uomo. I tuoi figli sono orgogliosi di aver avuto un papà come te. E adesso vai Antonio, è il momento di rimettere gli scarpini e raggiungere chi ti ha preceduto. E se ci sarà qualche punizione dal limite dell’area sicuro ti presenterai alla battuta. Buon viaggio indimenticabile amico mio.


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